Bigon chiama Paratici, la diplomazia archivia il caso degli 007

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La pace sia con voi: e con lo spirito diverso di chi ha deciso chè giunta immediatamente l’ora di rimuovere qualsiasi frizione, di depurare l’aria di Pechino già di suo (abbastanza) contaminata, perché non è lo smog che serve al calcio, nè a Juventus-Napoli. Qua la mano, simbolicamente, spaccando in due quella lastra di freddezza scivolata su quegli undici chilometri che separano il Park Hyatt dallo Sheraton e risistemando la Supercoppa al centro d’ogni legittimo pensiero: vinca il migliore, e stavolta sul serio, lasciando che la cronaca trattenga in archivio e senz’alcun veleno l’insolita e un po’ diabolica scelta di andare a curiosare tra le cose di Madame. L’alba d’un nuovo giorno la lascia rischiarare Riccardo Bigon, il ds del Napoli, che decide di svegliare Fabio Paratici, il ds della Juventus, per chiudere con un tocco di auspicata eleganza la scivolosa vicenda dello spionaggio ‘industriale’ all’Olympic Sports Center di Pechino e di sdrammatizzare, com’è giusto che sia, alla vigilia d’un match che non chiede livore ma valori emotivi. Quel che resta d’una goliardica interpretazione modello ‘Amici miei’ è la storia buffa di due 007 – Nitti e Concina, rispettivamente osservatore e collaboratore di Mazzarri – scoperti martedì pomeriggio a scrutare la ‘Vecchia Signora’ nella fase di svestizione tattica che coincide con i movimenti e gli schemi d’una avversaria peraltro incontrata (appena) tre volte nella passata stagione e sostanzialmente simile al passato: ma la scena è riuscita male, il flash ha insospettito gli uomini della sicurezza in servizio alla scuola di judo individuata come base operativa, e in quel clima già irrespirabile d’una città immersa in una cappa c’è finito pure un pizzico di veleno ed un incidente diplomatico cancellato con un colpo di spugna, un pizzico di sana ironia napoletana e il buon senso di Bigon, di Paratici, della Juventus e del Napoli, di uomini di sport e però anche di mondo, capaci di chiedere scusa e di archiviare in un nanosecondo una questione antipatica ma per nulla irrimediabile.

Ps: Juventus e Napoli hanno chiaramente confermato il loro piano d’avvicinamento alla finale, stabilito in tempi non sospetti e ben prima dell’intervento degli 007. La rifinitura al nido duccello e le relative conferenze stampa saranno – come da disposione – separate: oggi tocca a Mazzarri, domani parlerà Conte. Le porte resteranno sempre rigorosamente chiuse, perché poi fidarsi è bene ma non fidarsi è sempre e ancora e inevitabilmente meglio. Cheese…

Fonte: Corriere dello Sport