Primo giorno del Napoli in Cina: l’entusiasmo dei tifosi azzurri a Pechino

 

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L’entusiasmo te l’aspetti, sempre. Ormai, è una componente stabile nei trasferimenti del Napoli. Pechino è tanto lontana, dall’altra parte del mondo, con la sua pazzesca quotidianità e con quel movimento di gente che la rende quasi improponibile. Eppure, un pezzetto di Napoli c’è anche quaggiù. Una Napoli ricca di sentimenti e di passione, ricordata da quel gruppetto di una decina di persone che, ieri mattina, di buon’ora s’è messo in viaggio per raggiungere lo scalo della capitale. E quando Mazzarri ed i suoi si sono materializzati all’esterno dell’aeroporto, quelle poche anime hanno tifato per 10.000. Cori ed incitamento per tutti i protagonisti, con tanto d’invito a ritornare in sede con il prestigioso trofeo.

Accoglienza. L’albergo che ospita la comitiva napoletana è a pochi chilometri del centro di Pechino, dalla storica piazza Tienanmen. Tra i giocatori ce n’è qualcuno che non vuole perdersi l’occasione per vedere uno dei posti più belli della città. Hamsik, Gargano ed Inler hanno programmato per domani la breve escursione. All’esterno dell’hotel che ospita la comitiva napoletana, staziona una piccola folla di giovani cinesi, tutti vestiti d’azzurro. Qualcuno, addirittura, indossa la maglietta di Francesco Montervino il cui rapporto col club s’è interrotto 6 anni fa. “È stato il capitano della rinascita del Napoli e voglio ricordarlo così“, ha provato a spiegare il giovane dagli occhi a mandorla.

Ottimismo. Nel pomeriggio, alle 17 (le 11 ora italiana) c’è stato il primo allenamento al Workers Stadium (la gara si giocherà invece al ‘Nido d’uccello’), dove i 23 giocatori convocati da Mazzarri hanno svolto la prima seduta di lavoro in terra cinese. Non c’era Blerim Dzemaili, squalificato: lui è rimasto a Napoli ad allenarsi con uno dei collaboratori di Mazzarri. Lo ‘stadio dei lavoratori’ è stato costruito nel 1959 ed è stato ristrutturato nel 2004. Ha una capienza di 70.000 posti. È uno dei dieci più grandi edifici costruiti nel 1959, per il 10º anniversario della Repubblica popolare cinese. Si diverte, quel manipolo di tifosi. Sono in pochi, ma urlano per uno stadio intero. Quando i giocatori entrano in campo ci sono applausi per tutti. I più gettonati, manco a dirlo, sono Cavani ed Hamsik. Persino lo stretching viene accompagnato dal grido di ‘Forza Napoli’. Mazzarri, intanto, si apparta con De Sanctis per una breve chiacchierata sulla
difesa, mentre il giovane Insigne scopre di essere famoso anche quaggiù: al termine dell’allenamento è stato il solo, accompagnato  da Grava, a fermarsi per firmare autografi e posare per qualche fotografia.

Sorriso. Il chiarimento con l’allenatore ha riportato pure il sorriso sul volto di Gargano. Il centrocampista ha disputato con grande intensità alla partitina in famiglia indossando, però, la pettorina riservata alle riserve. Se non subentreranno situazioni diverse, Gargano sarà uno dei destinati alla panchina per la sfida di sabato contro la Juve.

 

Fonte: Gazzetta dello Sport

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