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Dieci giorni separano il Napoli e la Juventus dalla sfida cinese con in palio la Supercoppa italiana, ma si è già in pieno clima prepartita: i cori dei tifosi napoletani nell’amichevole col Bayer erano per la maggior parte rivolti lì, come lo saranno quelli di stasera contro il Bordeaux. Ecco, quindi, che nell’edizione odierna di ‘TuttoSport’ troviamo un’intervista a Fabio Cannavaro, ex di entrambe le squadre, napoletano doc e fratello del capitano azzurro.
Il conto alla rovescia è partito: meno 10 alla Supercoppa di Pechino tra Juventus e Napoli. “A mio fratello Paolo ho detto di prepararsi al gran caldo. Lo sento molto carico e mi ha detto che tutti in squadra lo sono. Mi aspetto una bella supercoppa in Cina“.
A proposito di Cina: che notizie ha di Marcello Lippi? “Ci sentiamo spesso. Mi ha detto che sta vivendo una bellissima esperienza. La lingua è parecchio complicata, però la squadra va bene: quindi significa che si fa capire. Raggiungerlo? Vediamo in futuro, lavorare all’estero comunque mi piace. E un arricchimento continuo“.
Cavani è un pallino di Conte: servirebbe più alla Juventus o mancherebbe maggiormente al Napoli in caso di addio? “Non penso che Cavani andrà via, almeno per adesso. Il Napoli non mi sembra intenzionato a venderlo. Però…”.
Però… “Poi si sa come funziona il calcio, di fronte a un’offerta folle tutto può cambiare. Ecco, se la Juve avanzasse una proposta folle a quel punto sarebbe normale prenderla in considerazione“.
In questi giorni è a Napoli: si è fatto contagiare anche lei dall’Insigne-mania? “E’ un ragazzo di qualità, già a Pescara aveva mostrato grandi numeri. Napoli è una città che vive di calcio, ma con Lorenzo come con tutti i giovani bisogna andare con calma“.
Spieghi pure… “Quello che conta è il rendimento a lunga distanza. Tre partite buone non bastano, per essere grandi bisogna disputare 15 anni con 17/18 gol a stagione come hanno fatto Del Piero e Inzaghi“.
Fonte: TuttoSport