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Alla fine si parte ugualmente per la Cina. Perché diversamente non si sarebbe potuto fare. E perché l’idea di disputare la Supercoppa in Italia è spuntata troppo tardi. Rivedere il tutto sarebbe stato impossibile. Non solo in termini di risarcimento danni da riconoscere agli organizzatori, anche per i riflessi organizzativi e di immagine che avrebbe procurato alla Juventus ed alla Federcalcio. Si parte domenica, dunque. Sei giorni prima. Il tempo di acclimatarsi
in una città dove il tasso di umidità è altissimo, svolgere un po’ di allenamenti, farsi trovare pronti per l’ennesimo faccia a faccia con i bianconeri. Una sfida che ha il sapore di una rivincita, per la Juve ovviamente, dopo la finale di Coppa Italia persa all’Olimpico.
LA SORPRESA – La sorpresa dell’ultimora riguarda proprio il promotore del bliz anti-Pechino. Per la Cina parte anche il presidente. Aurelio De Laurentiis, che in un primo momento era orientato a disertare la trasferta in Oriente, disapprovando taluni aspetti organizzativi ed anche per solidarietà con la tifoseria napoletana, ha deciso di non lasciare la comitiva senza il comandante. Ieri il patron della Filmauro ha chiamato i suoi collaboratori ed annunciato che si sarebbe imbarcato anche lui alla volta di Pechino. Nessun problema per lui per visti e sistemazione logistica. De Laurentiis era già inserito nella lista di coloro che si recheranno a Pechino per accettare il guanto di sfida lanciato dai campioni dItalia e ribattere per le rime. In Cina De Laurentiis era già stato mesi fa, toccherà a lui fare da cicerone. C’è rimasto male che non sia stato possibile organizzare la Dragon Cup. Ha censurato la lentezza burocratica cinese, i problemi sorti con gli organizzatori di Shanghai, altri ostacoli che hanno impedito l’organizzazione di un triangolare che avrebbe fruttato soldi e diffuso l’immagine del Napoli anche in un’altra metropoli cinese. Tant’è, agli azzurri non resta che concentrarsi sulla Supercoppa la settimana prossima e provare a vincerla, con De Laurentiis pronto a celebrare la seconda vittoria nel giro di pochi mesi e farla diventare uno spot su magliette celebrative.
I TIFOSI – A Pechino ci sono alcuni napoletani che hanno fondato persino un club. Ovviamente hanno già provveduto ad acquistare il biglietto. E poi raggiungeranno il “nido d’uccello” altri tifosi azzurri che vivono a poche ore di volo dalla capitale. Da Tokyo ci sarà l’immancabile Michiho Ando, con altri napoletani al seguito. Pochi quelli che partiranno dall’Italia ed in particolare da Napoli. Troppo costoso il viaggio e poi la sede di questa Supercoppa è fortemente contestata dalla tifoseria napoletana per cui quasi nessuno degli ultrà accompagnerà i calciatori fin laggiù. Ma la speranza che Hamsik e soci possano dare un altro dispiacere alla squadra di Conte è grande e sarà ribadita anche nel corso dell’amichevole con il Bordeaux.
IN TV– Intanto nei centri balneari della Campania ma anche nei villaggi turistici fuori regione si stanno organizzando per allestire maxischermi all’aperto ed assistere alla partita che in Italia sarà irradiata nel primissimo pomeriggio di sabato. In alcuni posti turistici quali Sorrento, Capri, il Cilento, la costiera Amalfitana, i tifosi napoletani si troveranno ad assistere alla partita accanto a quelli juventini che sono numerosi in Campania ma anche in Calabria. Ed è presumibile che si farà un tifo da matti in spiaggia per l’una o per l’altra squadra.
Fonte: Corriere dello Sport