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Un centinaio di interrogatori in appena 43 giorni e anche parte della serie A va a processo. Sono attese entro venerdì le prime notifiche dei deferimenti ai soggetti interessati con possibile primo grado il 2 o 3 agosto. Date soggette a lievi oscillazioni anche se l’intenzione è quella di finire per Ferragosto con la sentenza d’appello, in modo da consentire l’avvio regolare dei campionati. Nelle intenzioni del procuratore Palazzi dovrebbero essere al massimo una trentina i deferiti (possibile stralcio per Bonucci) ai quali andrebbero aggiunte alcune posizioni (Bertani, Acerbis, Turati, Joelson ) stralciate nel procedimento scorso.
Diversi i club che rischiano la responsabilità diretta (e quindi la retrocessione). Tra questi Lecce e Grosseto, mentre il Siena di Mezzaroma potrebbe cavarsela con una serie di responsabilità oggettive (incerte invece le posizioni di Bari, Bologna e Udinese) a meno che non sia dato seguito alle accuse riguardo Novara-Siena: in quel caso oltre alla responsabilità diretta, la società correrebbe il rischio di veder squalificati molti dei suoi tesserati. Slitteranno probabilmente a settembre, invece, i casi di Lazio e Genoa. Dubbi (sui tempi) per quanto riguarda il Napoli.
A livello mediatico tutte le attenzioni sono incentrate su Antonio Conte. Il tecnico della Juventus rischia per le accuse del pentito Filippo Carobbio. Due le gare sotto osservazione: Novara-Siena (“durante la riunione tecnica l’allenatore ci disse che c’era un accordo per il pari”) e AlbinoLeffe-Siena (“fummo tutti d’accordo, giocatori e staff tecnico, a lasciare la gara agli avversari”).
Tre gli scenari possibili: deferimento per omessa denuncia per Albinoleffe-Siena, rischio di illecito sportivo per Novara-Siena o doppio deferimento per entrambe le contestazioni, senza dimenticare la gara Siena-Varese, dove Carobbio sostiene che qualcuno della società avrebbe chiesto a Coppola di perdere la partita. Difficile fare pronostici. Inizialmente sembrava che l’illecito potesse essere difficile da sostenere in tema dibattimentale.
Nelle ultime ore, invece, non viene esclusa nessuna ipotesi. In caso di omessa denuncia, gli avvocati di Conte potrebbero patteggiare una squalifica (3/4 mesi oltre ad una forte ammenda), evitando il pericolo di un processo. Se gli episodi dovessero due, Conte rischia uno stop di 18 mesi (con il patteggiamento diventerebbero circa 6/7). In caso di squalifica breve, la Juventus ha già in mente l’eventuale sostituto: si tratta del tecnico della Primavera, Baroni. Diverso invece il discorso per l’illecito: la situazione diventerebbe più pesante con la pena che andrebbe dai 3 ai 5 anni. Inevitabile, a quel punto, cercare un altro allenatore.
Fonte: Il Mattino
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