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di AntonioPapa
Arriva a Napoli per quattro soldi (contratto di tre anni a un milione di euro, ndr), ma Alessandro Gamberini può rivelarsi un acquisto con i fiocchi. E’ vero che ha già ormai 31 anni, ma con le motivazioni giuste può trasformarsi nel centrale che Mazzarri cercava per dare ulteriore supporto a Cannavaro e Campagnaro.
LA STORIA – Nato a Bologna il 27 agosto 1981, è cresciuto nelle giovanili del club rossoblu ed è forse il miglior talento venuto fuori dal vivaio bolognese negli ultimi dieci anni. Un anno in prestito al Verona e poi nel 2003 il ritorno nella sua città, da titolare, lanciato da Carlo Mazzone. Dopo due anni il Bologna retrocede in B, ma lui ormai è pronto per un campionato di alto livello. Lo prende la Fiorentina di Prandelli, che dopo un anno di assestamento – fra mille infortuni – inizia a schierarlo spesso da titolare in coppia con Dainelli, fino a diventare un elemento imprescindibile della squadra che stupisce l’Italia e l’Europa che conta. Rapporto conflittuale con la Nazionale: la prima convocazione arriva da Lippi, in occasione dello stage pre-Mondiale. Ma il difensore non riesce ad entrare nei 23 che alzeranno la Coppa del Mondo. Ci pensa poi Donadoni a farlo esordire nel 2007 e a tenerlo stabilmente fra i convocati, chiamandolo anche per l’Europeo. In tutto però le presenze sono soltanto 8, complice un’involuzione figlia della carenza di motivazioni in una squadra che stava imboccando l’inesorabile parabola discendente. Una delusione anche per la piazza fiorentina, che nonostante la fascia di capitano assegnatagli “d’ufficio” da Corvino al posto di Montolivo no vede più in lui un punto di riferimento. Queste le parole di Gianni Ceccarelli di Fiorentina.it nell’intervista rilasciata a Napolicalciolive.com qualche giorno fa: “Ci si aspettava una crescita maggiore da questo difensore che prometteva benissimo e poi negli ultimi anni si è un po’ adagiato, complice anche un grave infortunio alla spalla subito un paio di anni fa”.
DOVE GIOCA – Gamberini non ha una grandissima esperienza di difesa a tre: con Prandelli e Mihajlovic ha sempre giocato a quattro. Negli ultimi sei mesi, però, c’è stata la svolta con Delio Rossi: l’ex allenatore del Palermo ha adottato la retroguardia a tre uomini e Gamberini è stato ottimo sul centro-destra. Si tratta quindi di un centrale che può prendere indifferentemente il posto di Campagnaro o di Cannavaro, ma con tutta probabilità andrà a fare concorrenza all’argentino. E’ stato lo stesso Rossi in un’intervista di qualche giorno fa a metterne in risalto le caratteristiche: marcatore puro ottimo nell’uno contro uno e dal gran colpo di testa.
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