Progetto giovani: Parte della scugnizzeria in ritiro a Dimaro

 

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A Dimaro ci sono anche loro. Quelli che dovrebbero stare con la Primavera, ma che vivono il ritiro con i seniores, convocati da Walter Mazzarri, per scoprire le eccellenze della «Cantera». Se Soma Novothny è la copertina magiara di questa spedizione, altre tre sono le new entry che sono partite alla volta del Trentino. Perché Jacopo Dezi già la scorsa stagione ha vissuto l’esperienza della preparazione con Cavani e Co. I novizi sono il portiere Diamante Crispino, il difensore Daniele Celiento ed il trequartista Giuseppe Fornito. In comune hanno l’anno di nascita, il 1994, e la conoscenza dei metodi di lavoro del mister livornese: nel corso della scorsa stagione, più volte sono stati integrati con la prima squadra, soprattutto nelle partitelle a ranghi misti.

Partendo dal portiere cerchiamo di conoscere meglio questi giovani della cantera. Diamante Crispino vive la ‘Scugnizzeria’ da più di sette anni, con il cursus honorum iniziato nei Giovanissimi Regionali e culminato nella difesa dei pali della Primavera. “Quello che sorprende di lui – spiega il suo manager Willi Arciello – è la reattività nonostante la stazza che lo contraddistingue”. Bravo tra i pali e nell’ipnotizzare il rigorista che si trova di fronte, può migliorare nelle uscite e nella capacità di tenere alta la concentrazione nell’arco del match. Qualche metro più avanti si piazza Daniele Celiento, professione stopper e con un paragone molto scomodo da affrontare: quello con Fabio Cannavaro. Perché Daniele fa dell’anticipo la sua arma migliore, utilizzando fisicità ed esplosività nei movimenti. Lo stesso marchio di fabbrica di chi ha alzato al cielo di Berlino la Coppa del Mondo non più tardi di sei anni fa. «Questa convocazione – racconta il fratello Francesco, anche lui calciatore – è il premio alla sua abnegazione, alla tenacia dimostrata anche quando da trequartista, sei anni fa, gli cambiarono ruolo, spostandolo in difesa, determinando la sua crescita in modo così importante». Celiento ha un padre putativo in Enrico Fedele, il manager che per primo ha creduto proprio in Cannavaro senior e che ora si coccola l’ennesimo pupillo.

Saltando il centrocampo, stazioniamo pochi passi in avanti: sulla trequarti, dove giostra Giuseppe Fornito. Calabrese di Trebisacce, è il piede mancino educato ed estroso della Primavera. Perfetto per una trequarti a tre sul versante sinistro, ha dribbling e verticalizzazione come skill peculiari: il passo è un po’ cadenzato, ma la cura-Pondrelli sarà utile per alzare l’asticella nel tachimetro.

Il Mattino

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