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Matteo Gianello resta l’uomo del giorno. Anzi, meglio, il ragazzo del giorno. Perchè ha solo 36 anni e sin qui li ha vissuti con la leggerezza del calciatore di provincia. “Mi ha detto che ha paura di tornare a Napoli, ma al Napoli lui non ha procurato alcun danno. Non deve essere criminalizzato anche perchè il club azzurro, e mi pare evidente anche dopo le audizioni di venerdì, non rischia punti di penalizzazione per questa vicenda”. A ribadire questo aspetto è l’avvocato Eduardo Chiacchio, uno dei massimi esperti internazionali di diritto sportivo, legale dell’ex terzo portiere azzurro. Ha difeso l’Albinoleffe in procura federale nel filone di Cremona del calcioscommesse: Palazzi ha deferito i bergamaschi chiedendo 27 punti di penalizzazione. In appello i punti in meno sono passati da 15 a 9. “Una vittoria netta, la responsabilità oggettiva dei club viene riscritta in queste sentenze. È evidente che la giurisprudenza sportiva sta andando nella direzione di non punire una società che viene penalizzata da un comportamento di un proprio tesserato”. È il caso del Napoli, insiste l’avvocato Chiacchio. “Per questo insisto: se non si ammette, si viene puniti. Meglio patteggiare in sede sportiva, non c’è dubbio. Il Napoli non avrebbe null’altro che un’ammenda. Gianello mi ha detto che appena starà meglio verrà in procura federale”. Prima di fare una scelta, Chiacchio ne dovrà parlare con il difensore in sede penale di Gianello che è Vincenzo Maria Siniscalchi. Un vertice che potrebbe avvenire a Roma a metà settimana. Gli uomini della task force sportiva nei prossimi giorni aggiorneranno il calendario delle audizioni e Gianello dovrebbe essere convocato negli uffici della superprocura di via Po intorno al 20 luglio. Coliche renali permettendo. La fase istruttoria sportiva su Sampdoria-Napoli del 10 maggio del 2010 si è aperta ufficialmente con gli interrogatori di Grava, Cannavaro, Mazzarri e Mascara. L’inchiesta penale condotta dai pm Antonello Ardituro, Stefano Capuano, Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri con il procuratore aggiunto Giovanni Melillo ha passato ai raggi X il Napoli e suoi giocatori più rappresentativi. Agli atti ci sono intercettazioni, perquisizioni e interrogatori. E anche il verbale dell’ispettore della squadra mobile che ha pedinato Gianello. Interrogato il 15 giugno 2011, Gianello ha ammesso di aver offerto “alcune decine di migliaia di euro” per agevolare il successo della Samp per conto di Silvio Giusti. Prima giura di non ricordare a quali compagni avesse rivolto la proposta, poi riferisce di aver girato l’offerta a Cannavaro e Grava. Ricostruzione smentita seccamente dai due sia davanti ai pm che venerdì al cospetto degli 007 federali. L’avvocato Siniscalchi ha presentato in procura un memoria chiedendo un nuovo interrogatorio per il suo assistito. Che, convocato per giovedì mattina, non si è presentato perchè malato. Cannavaro, Grava e il Napoli, nell’indagine napoletana, sono usciti pulitissimi. Tolta Samp-Napoli, non sono emersi elementi tali da ipotizzare tentativi di “combine” per nessuna partita compresa per esempio Napoli-Parma 2-3, quella dove fu fotografato a bordo campo il boss Antonio Lo Russo. Domani ci sarà l’audizione di Fabio Quagliarella.
Fonte: Il Mattino