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La Nazionale di Prandelli riparte dopo la pesante sconfitta in finale con la Spagna, ci sono i Mondiali da preparare ed una squadra da svecchiare, il piano del ct azzurro è chiaro, dentro più giovani, con qualche ritorno eccellente: “L’Italia è un paese vecchio, anche di idee – ha affermato Prandelli nell’ultima conferenza stampa da Cracovia – dobbiamo avere il coraggio di cambiare. Noi ci stiamo provando e non può essere un risultato a condizionare il lavoro“. Se, infatti, la nostra nazionale ha mietuto consensi per il gioco propositivo e l’atteggiamento coraggioso messi in campo agli Europei, il tecnico italiano dovrà comunque variare il gruppo di calciatori, migliorandolo e ringiovanendolo. Soprattutto alla luce dell’evidente calo fisico dimostrato dagli italiani contro le ‘Furie rosse’, ma più in generale durante tutto l’arco del torneo: troppi infortuni e poche garanzie.
Ecco allora la rifondazione nel biennio che ci separa dai mondiali brasiliani: alcuni senatori azzurri daranno subito l’addio, altri come Pirlo e Buffon dopo il 2014. Osservati speciali i baby dell’Under 21: da Verratti a Destro, da Immobile ad Insigne, passando per Gabbiadini e Capuano.
Fra i napoletani lascerà per motivi d’età il portiere De Sanctis, riconfermato invece Maggio, dal ct considerato nel suo ruolo fondamentale; potrebbe tornare anche Cigarini a centrocampo, mentre la new entry dovrebbe essere l’attaccante Insigne.
AS
