È un mercato senza frontiere, molto più “esterofilo” rispetto agli anni scorsi, in cui il Napoli sta piacevolmente scoprendo d’essere ritornato tra le grandi d’Europa. Si fa sentire l’effetto Champions League, che ha restituito alla squadra azzurra una dimensione di livello internazionale, rendendola di nuovo un importante punto di riferimento. Il merito è soprattutto dei grandi risultati ottenuti sul campo dai giocatori e da Mazzarri, saliti alla ribalta grazie alle loro prestazioni entusiasmanti contro Manchester City, Bayern e Chelsea.
Ma è cresciuta pure la credibilità della società, diventata un esempio grazie ai conti in regola del modello di De Laurentiis, una bandiera per l’Uefa di Platini nell’era della crisi economica e del fair play finanziario. Fa gola pure ai giocatori più forti, visto il periodo, la prospettiva di sistemarsi in un club dove gli ingaggi si pagano regolarmente e i conti restano sempre in attivo. E poi c’è la ribalta del San Paolo, illuminata dall’inverno di notte magiche.
Al Napoli non manca più nulla, per piacere: squadra, società e tifosi. Ed è per questo motivo che le frontiere del mercato si sono allargate di colpo, per il club azzurro. Sono sempre più lontane le grigie stagioni in cui l’allora dg, Pierpaolo Marino, era costretto a bussare alle solite botteghe sotto casa (Udinese, Brescia, Samp) o argentine. Adesso è l’Europa a fare l’occhiolino alla società di De Laurentiis, a cui vengono offerti dei calciatori da tutte le nazioni.
La Repubblica
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