Dopo Lavezzi, Napoli trova in Insigne il suo nuovo idolo

Se non proprio il sogno, diciamo che è il dolce solletico d’inizio estate. E’ lui che al momento pizzica le corde della fantasia, scatena fiammate improvvise nei luoghi di sosta e ristoro (bar, pub, cornetterie e affini), dibattiti accesi in sella agli scooter e nei fumosi abitacoli delle auto, quando il traffico t’inchioda senza indicarti vie di fuga. E confronti serrati alle fermate di bus e metro, sventagliate incontrollabili nei forum, mettendo a dura prova pupille e polpastrelli.

IL RIMEDIO – Anche perché un “core infranto” deve pur essere sanato e rimarginato da un rimedio appropriato, affinché la ferita non si allarghi, e la fonte delle emozioni smetta di sanguinare. E perciò: per un Pocho che si smaterializza dalle pendici del Vesuvio per riapparire d’incanto a quelle della Tour Eiffel (piuttosto lontano dagli occhi e dal cuore) c’è un “magnifico” folletto che volteggia tra Pescara e Napoli, prendendo gradatamente quota. Su, sempre più su, sino alle Dolomiti, in quel di Dimaro, dove tutto è più puro e sa di eco. Certo, Lorenzo Insigne non può essere il rimedio più adatto alla partenza di Lavezzi, ma di sicuro è il tonico che può aiutare a sfumarla, a riempire parzialmente la breccia che s’è aperta nei cuori azzurri. L’altitudine lo aspetta, e con lei un bel pezzo di Napoli, perché in Val di Sole ce ne saranno tanti (di napoletani) a confondersi col colore dei cieli tersi. E tantissimi occhi saranno puntati su di lui.

QUI E ORA – Ma nel web i volteggi si fanno “live”, sui monitor e le tastiere. Laddove balenano notizie e smentite, si rincorrono dibattiti sui forum ad una velocità che sopravanza quella del pensiero. E non si può più parlare di mondo sommerso: basta dare un’occhiata agli ingressi e le cliccate per rendersi conto che quel piacevole potere d’intervenire, lanciare idee e opinioni verso occhi spesso avvolti dall’anonimato, è un fenomeno in crescita esponenziale. In un mercato che, per adesso, percorre cunicoli bui, molto spesso privo di senso dell’orientamento, qualcosa emerge a tratti anche se in modo parziale. Il bomber “tascabile” di Frattamaggiore, svezzato alla corte “boemo-pescarese”, Il 10 luglio dovrebbe aggregarsi alla Mazzarri-band e, con la stessa, mettere a punto la preparazione di base. Ma è pronto a tingersi d’azzurro?

SPERANZE – « Io spero che Insigne resti a Napoli» Lordaxel è il nick di un 29enne che affida il suo “post-pensiero” a Ultrazzurri. « E’ un campioncino! Per quanto riguarda il discorso che fai, Arciere ( rivolgendosi ad un interlocutore ), mi domando: ma quali sono questi mostri “under 25″ che Mazzarri ha bruciato, quali sono questi gran campioni che fuori Napoli hanno fatto sfracelli?». Anche Biggen91 dice la sua: « Col riscatto di Pandev, con Vargas e Insigne, non arriverà nessun’altra punta. E’ scontato, e forse anche giusto perché numericamente ci siamo. Insigne torna a Napoli, alla Roma non può andare, quindi prenderei soltanto un sostituto di Cavani, con caratteristiche diverse, da torre».
PALPITI – « Ormai è scontato che tornerà alla base. Felicità mista a preoccupazione in quanto sappiamo che potrebbe avere poco spazio. Speriamo». Irrompe così Blake nel forum di sscnapoli. «Perché venderlo adesso a 15 milioni per esempio quando dopo una buona stagione di serie A potrebbe valere il doppio? A parte il fatto che io Insigne non lo venderei».

MAI – «Secondo me può diventare per il Napoli quello che è stato Totti per la Roma» Puebloloco79 replica: « E mettetevi nei panni del presidente, se l’allenatore non vede il ragazzo? A sto punto meglio la comproprietà a Firenze per Jovetic, almeno noi uno lo portiamo in azzurro!». BUSINESS – Megaloman da Calcionapolinews. «E’ chiaro che Insigne deve fare il ritiro con il Napoli e mettersi in evidenza. Immaginate la curiosità nel vederlo in un’amichevole con qualche squadra prestigiosa: boom di acquisti in pay per view, e se il ragazzo farà bene si ritaglierà sicuramente il suo posto nella rosa del Napoli». Questo è il pensiero policromo dei forum, dove scorre spedito di tutto, e sempre di più.

Fonte: Il Corriere dello Sport

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