Nelle prime ore della giornata di domenica il rischio che Obodo non tornasse a casa era molto alto dopo il rapimento lampo di sabato da parte di una banda criminale. Ora sta bene e può riabbracciare la sua famiglia.
GIALLO – Centottantacinque mila dollari era la cifra richiesta dai rapitori per liberare Obodo. Se sia stata pagata oppure no, questa è una vicenda che dovrà richiedere ulteriori accertamenti dalle autorità competenti. Inizialmente si era parlato di un blitz della polizia per liberare il giocatore, poi, fonti vicine alla famiglia, hanno rivelato che è stata pagata una somma di « poche migliaia di euro». Obodo, intercettato telefonicamente, ha cercato di chiarire la vicenda : « Tre rapitori sono andati a riscuotere il riscatto in un punto stabilito, e un’altra era l’unica persona che mi controllava,
armata di fucile». Quattro rapitori quindi. Sembra, però, che il commando fosse composto da 12 persone.
LA FUGA – Quando il calciatore ha capito che stava per essere freddato dall’unico rapitore rimasto con lui, la fuga era lunica via d’uscita :« Sono fuggito e da una foresta sono arrivato in un piccolo villaggio, la gente mi ha riconosciuto e ha chiamato la polizia, sono ancora sotto choc». Obodo conosce bene la realtà di queste bande criminali: « Sono giovani, anche minorenni.»Il giocatore, nonostante la grande paura, ha confidato che il suo rientro in Italia non sarà prima di dieci giorni.
fonte: Il Corriere dello Sport
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