Domani è il compleanno di Lorenzo Insigne ed a Frattamaggiore sono pronti a fargli una grande festa. Qui, a pochi passi da Napoli, dove esiste una antica tradizione calcistica (la Frattese fu anche avversaria del Napoli nel Dopoguerra, nel campionato regionale campano), la partenza di Lavezzi è dispiaciuta fino ad certo punto. Tutti sperano che Lorenzo “il Magnifico” possa prendere il posto del Pocho e mandare in visibilio il pubblico del San Paolo come è successo per quelli di Foggia e Pescara. Frattamaggiore, ma anche i paesi vicini, Frattaminore e Grumo Nevano, tifano tutti per i fratelli Insigne. Già, perchè oltre a Lorenzo c’è anche il fratello Roberto che promette bene nella Primavera azzurra. E con la partenza di Lavezzi, di cui tiene il poster in camera, lo scugnizzo frattese comincia a scalpitare. “Vuoi vedere che è arrivato il mio momento?“. Neanche lui sa come intende regolarsi il Napoli. C’è chi gli consiglia di tornare alla base e chi no; chi lo invita a rimettersi la maglietta azzurra e chi gli suggerisce di restarsene a Pescara. Insomma sono momenti di grande attesa e trepidazione. In settimana ci dovrebbe essere l’incontro preventivato tra il ds Bigon ed i procuratori di Insigne, Antonio Ottaiano e Fabio Andreotti. Fu proprio quest’ultimo a proporlo al Napoli ed al dirigente Santoro nel 2005. Ma non c’è da discutere solo della possibile destinazione del ragazzo, anche eventualmente dell’allungamento del contratto. Insigne, 21 anni, ha sottoscritto un accordo con il Napoli fino al 2016, percependo circa centocinquantamila euro netti all’anno. E’ chiaro che dopo la recente esplosione, i suoi procuratori chiedano un adeguamento. Intanto se De Laurentiis e Mazzarri dovessero decidere di non far rientrare subito Insigne, occorre trovare anche un club che ne accetti il prestito secco. Questa, infatti, la formula prospettata a Castelvolturno ed oggi è difficile che una società si presti alla valorizzazione di un giovane che non sia di sua proprietà se non in cambio di un vantaggio sostanzioso. Già il Pescara ha fatto sapere che sarebbe disposto a trattenere Insigne ma a patto di una comproprietà. Sarà così anche per il Chievo Verona o per altri pretendenti. E non sarà così facile aggirare l’ostacolo. Se poi il Napoli dovesse decidere di richiamare Lorenzo alla base e piazzarlo in concorrenza per un posto in attacco nascerebbe il dilemma con Vargas. Cosa fare con il cileno costato undici milioni di euro? E che ne sarà di Dumitru che solo per la comproprietà il Napoli s’impegnò per un milione e mezzo di euro? All’entourage tecnico di De Laurentiis, le risposte.
Fonte: Il Corriere dello Sport
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