Fissato al 1 giugno l’incontro tra De Laurentiis e Mazzarri

Il viaggio è finito ma il lavoro chiama ed in quell’agenda in cui gli impegni si accavallano va cercata la data giusta per sedersi al tavolo e parlare (serenamente, senza pressione) di Napoli, del futuro, delle tesi da combinare: da Londra a Berlino e poi, in volo, stamani su Milano, ma l’assemblea è un ostacolo odierno, per domani c’erano già in calendario altri appuntamenti ed allora l’arrivederci tra De Laurentiis eMazzarri è inevitabile farlo cadere a venerdì prossimo, primo giugno.

FACCIA A FACCIA – Il futuro è in quel faccia a faccia in cui riuscire a trovare la sintonia tra due filosofie diverse, distanti ma non divergenti: non c’è fretta, l’eco della coppa Italia è ancora nell’aria, e dunque lo slittamento non complica assolutamente i piani, né modifica i contenuti della chiacchierata, che sarà incentrata – inevitabilmente – sulle prospettive da inseguire e sulle caratteristiche d’un progetto che negli otto anni di De Laurentiis, tre dei quali con Mazzarri in panchina, ha offerto risultati e soddisfazioni.

PERCORSO – Il Napoli che verrà deve scegliere il proprio percorso, le linee guida per restare competitivi, il solco da seguire senza intaccare i vari equilibri: De Laurentiis vuol restare nell’elitè ossequiando il fair-play finanziario «imposto» dall’Uefa, dunque investendo come accaduto con Cavani e con Inler, con Dzemaili e con Britos, infine nel gennaio scorso con gli undici milioni spesi per assicurarsi Vargas, e quindi con interventi mirati ed in prospettiva; la politica di Mazzarri tende a dotarsi, invece, qualche top player per elevare ulteriormente il tasso tecnico della squadra e per sentirsi sempre più competitivo con innesti di spessore e di esperienze. Sembrano dettagli, in apparenza….

Fonte: Il Corriere dello Sport

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