Strategie in vista. Strategie nel cassetto o nel taschino. O semplicemente nelle menti dei protagonisti. Vicenda Napoli, nodo mercato. Caso Lavezzi, nodo allenatore e dunque futuro: nomi? Qualcuno, finora: sì, qualcosa è saltato fuori, ma per ovvi motivi è impossibile pensare a un elenco definitivo. Semplice, chiaro, ovvio: fino a quando la storia del Pocho non si concluderà, in un modo o in un altro, e soprattutto fino a quando Walter Mazzarri e Aurelio De Laurentiis non si troveranno di fronte, occhi negli occhi a parlare di quel che sarà, è impossibile immaginare la definizione dei dettagli e dei contorni del mercato azzurro. E allora, appuntamento alla prossima settimana: quando, nel senso stretto della frase, si farà il Napoli.
MIGLIORARE – Per il momento, dunque, innanzitutto gli obiettivi: un difensore centrale forte di testa e di piede destro; un centrocampista; un mancino; un attaccante, magari due. Magari una punta pura e un jolly. I parametri? Da definire anche quelli: magari un compromesso tra le diverse scuole di pensiero del momento. Di certo, la squadra dovrà esibirsi su tre fronti anche nella prossima stagione: campionato, Coppa Italia, Europa League; quattro, se ci infiliamo la passerella di Supercoppa italiana in programma ad agosto. Verve e sostanza. Qualità anche in panchina. Il dettame comune, però, è unico: acquistare soltanto per migliorare. Sembra semplice, non è sempre così.
RINNOVI E IDEE – Le certezze, partendo da dietro, dalla porta, sono due: De Sanctis e Campagnaro rinnoveranno. Sì, non si muovono mica. E insieme a Cannavaro, Aronica, Fernandez e Britos e forse Grava, che discuterà del suo futuro molto presto, attendono un rinforzo. I nomi circolati finora: gli argentini Paletta (26) del Parma e Musacchio (22) del Villarreal, e l’uruguaiano Godin (26) dell’Atletico Madrid sono in lista; e ancora, a centrocampo il solito Mudingayi (30) del Bologna e poi Armero (25) dell’Udinese; in attacco, il trequartista brasiliano dello Shakhtar, Douglas Costa (21), e l’attaccante ivoriano del Cska Mosca, Doumbia (25). Tutte idee, queste. Tutte storie e tutti nomi venuti fuori in questa prima parentesi. Ma la parentesi è ancora aperta: bisogna chiuderla con la definizione delle due questioni fondamentali. Allenatore e Lavezzi.
LA CLAUSOLA – Ed è proprio il Pocho, l’uomo del giorno. Anzi, delle ultime settimane del mondo Napoli: il Psg, tramite Leonardo, ha contattato De Laurentiis chiedendo un incontro e precisando che il club di Parigi e finora intenzionato a mettere sul piatto 25 milioni di euro. Tondi tondi. E il presidente azzurro? Terrà duro sino alla fine, fermamente, provando a spuntare la clausola rescissoria intera del contratto dell’argentino: 31 milioni di euro, o giù di lì. La prossima settimana, sotto questo aspetto, dovrebbe portare maggiore chiarezza. Anche sull’altra contendente: l’Inter. Che, dal canto suo, prova a inserire giocatori nell’operazione: il cartellino di Pandev, la metà di quello di Ranocchia e soldi; o magari Pandev, Pazzini e cash. La sfida è nel pieno, si vedrà.
L’INCONTRO – Sì, tutto è in ballo. Tutto è in lizza. Ma la priorità è capire se Mazzarri sarà ancora, per il quarto campionato, il condottiero della squadra. Strategie e mercato, allora, finiscono per un attimo in stand-by: questioni di pochi giorni. Pochi, davvero. Il Napoli in evoluzione. Napoli in fermento.
Corriere dello Sport
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