Nove mesi tutto d’un fiato: dal 10 settembre 2011, al 20 maggio scorso. Cinquantuno gare ufficiali in una sola stagione agonistica: 38 di campionato, 8 di Champions, 5 di Coppa Italia. Una maratona senza fine. Con un dispendio di energie enorme, non solo dal punto di vista fisico, anche nervoso. Se a questo si aggiunge che Mazzarri ha fatto ricorso al turn over con il contagocce, si evince che il Napoli è formato da atleti veri; che al loro fianco agiscono preparatori atletici e medici di alto profilo professionale; che essere arrivati alla finale di Coppa Italia in quelle condizioni fisiche ed averla vinta rappresenta un grosso traguardo.
GLI STAKANOVISTI – Ci sono calciatori che hanno saltato pochissime gare nell’arco della stagione, quasi sempre in campo anche per mancanza di sostituti affidabili, degni di essere indicati come dei «titolarissimi» . A guidare la speciale classifica ci sono De Sanctis (49) ed Hamsik (49) che anche nella passata stagione risultarono tra gli onnipresenti. A loro si è aggiunto il neo arrivato Inler (49). Lo svizzero è un cultore del fisico, nelle ore libere ama fare boxe. Poi a seguire vengono Cavani (48), uno con capacità di recupero straordinarie, Maggio (44), Cannavaro (44) e Gargano (43). Sette elementi ritenuti indispensabili dall’allenatore, sette calciatori che alla resistenza hanno abbinato anche un rendimento piuttosto costante. Si contano sulle dita di una mano le prestazioni in cui sono calati al di sotto della sufficienza.
DE SANCTIS SU TUTTI – Solo il portiere però è riuscito a superare la soglia dei tremila minuti giocati. De Sanctis ha saltato solo due gare: una di campionato, a Firenze, causa uno stato influenzale ed un altra in Coppa Italia, con il Cesena. In entrambe le occasioni, Rosati non ha demeritato. De Sanctis, 35 anni, ha accusato un leggero calo solo verso la fine del campionato per poi risultare decisivo nella finale all’Olimpico con la Juve. Alla stessa soglia di minutaggio si è avvicinatoCavani che in campionato ha giocato 2914′, realizzando tra l’altro 23 gol (altri dieci nelle Coppe). Numeri da capogiro.
SORPRESA PANDEV – Nessuno poteva immaginare al momento dell’ingaggio che il macedone potesse contare quarantadue presenze complessive al termine della stagione. Alcune subentrando dalla panchina, altre da titolare. A Napoli, Pandev è stato rigenerato sia sul piano fisico che tecnico. Sette gol, di cui sei in campionato ed uno in Coppa Italia non sono pochi per uno che la stagione precedente era andato a bersaglio solo quattro volte, due in campionato, due nelle coppe.
I GIOVANI – Neanche due partite intere giocate ha messo insieme EduVargas preso dall’Universidad de Chile a gennaio per 11 milioni di euro; appena quattro presenze per Fideleff; un po’ meglio per Fernandez (16 presenze di cui la metà da titolare). E dei neo acquisti, Donadel non ha mai giocato in campionato, solo una presenza ma in Coppa Italia e neanche da titolare.
Fonte: Corriere dello Sport
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