Per il dopo Lavezzi si pensa a Doumbia e Douglas Costa

 

Oltre Manica, oltre ogni immaginazione: oltre Lavezzi, c’è un mercato che implode, ma il tempo è un galantuomo e consentirà di avanzare con cautela, aspettando che maturino gli eventi, che il futuro del Pocho si concretizzi (presto? tardi?) e che consenta poi di decidere. C’è unNapoli con Lavezzi e ce n’è un altro ovviamente senza: ma il piano A e quello B restano nell’ombra del Psg, dell’Inter e – occhio alle sorprese – del Chelsea, che è di stanza oa Londra, come si sa, ma guarda un po’ la dimora provvisoria di Aurelio De Laurentiis, partito ieri per «interessi cinematografici» e però (casualmente) in zona-Abramovich.

POCHO, POCHO – L’epicentro è in quell’uomo che ha catturato ammiratori ovunque, che ha l’Anzhi alle costole da un bel po’ ( «E sì, ci piace» ) con un assegno di sette milioni di euro per i prossimi cinque anni, una fortuna che non distrae (per il momento) Lavezzi, affascinato dall’ipotesi Psg, solleticato con messaggi subliminali che arrivano dal Chelsea e però sempre apprezzato dall’Inter che attende e che ha lasciato a Tronchetti Provera l’ennesima (e pubblica) dichiarazione d’amore: «Lavezzi è un grande giocatore, però se ne parlo troppo bene aumenteranno il prezzo: se vorrà venire all’Inter, avrò il piacere di abbracciarlo; altrimenti la sua sarà una scelta sbagliata ch’è libero di fare» .

VENTO DELL’EST (E DEL BRASILE) – Il Pocho è il dominatore assoluto di un’estate che s’annuncia bollente e che richiede, dunque, alternative pronte: nel data base di Castelvolturno abbondano le relazioni ma i desideri restano fino a un certo punto secretati. Un altro Pocho no, perché è difficile riprodurre le caratteristiche di quello scugnizzo che ha allietato l’ultimo quinquennio, ma un simil-Lavezzi sì, dunque una seconda punta di grandissime prospettive tipo Douglas Costa (20) dello Shakhtar o altrimenti un attaccante diverso negli atteggiamenti, nella fisicità, nelle caratteristiche: uno alle Seydou Doumbia (25), l’ivoriano del Cska di Mosca, il nuovo Drogba, che costa un occhio ma ha un’età in linea con i parametri, la tentazione sbocciata di recente e coltivata con le valutazioni tattiche del caso.

VOGLIA DI GORAN – Un tenore parte e gli altri restano: perché ilNapoli, nel suo progetto, ha inserito ancora Goran Pandev (29), il prestito secco ricevuto dall’Inter nell’agosto passato da convertire in altro, adesso, in comproprietà o in cessione definitiva, e a prescindere dal destino di Lavezzi, dunque in trattativa a parte. Il Pandev azzurro ha riscosso consensi e raccolto numeri da titolarissimo: 30 presenze e 6 reti in campionnato, poi altre dodici tra coppa Italia e Champions con un gol; una serie di assist e di prestazioni convincenti: lasciarlo là dov’è è parso naturale, ma chiaramente servirà un incontro con Moratti, una convergenza d’interesse con l’Inter e pure con il macedone.

ALY PER VOLARE – Le esigenze, organico alla mano, sono a centrocampo, dove con l’infortunio di Donadel è venuto a mancare un interditore; e poi a sinistra, dove Dossena ha trovato in Zuniga, un destro, la sua alternativa. La ricerca d’un mancino naturale, un fluidificante o un esterno che spinga e rientri, ha caratterizzato il lavoro degli inviati speciali all’estero e Aly Cissokho (25), francese di origini senegalese del Lione, sembra sia stato capace con uno scatto di sistemarsi (per il momento) davanti ad Armero (26) dell’Udinese, a Peluso dell’Atalanta (28) e a Luis Filipe (27) dell’Atletico Madrid: ha qualche primavera in meno degli altri e un’esperienza internazionale maggiore. Freccia a sinistra, però occhio al Pocho: lui ha una marcia in più, pure a palla ferma.

 

Corriere dello Sport

 

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