Una stagione da cinquanta milioni di euro lordi, che costituiscono un tesoretto utilizzabili anche per le operazioni di mercato. Per la precisione 48.632.885 con il rimpianto della Champions League fallita altrimenti il cassiere del Napoli avrebbe incorniciato il 2012 come l’anno più bello della storia della società di De Laurentiis. I dati parlano chiaro: oltre 28 milioni sono arrivati dagli incassi al botteghino, circa 20 dai premi conseguiti tra Champions e Coppa Italia. Per quanto riguarda il campionato, diciannove partite di serie A al San Paolo hanno fatto staccare biglietti per 15,6 milioni. I quattro match di Champions 10 milioni scarsi, la Coppa Italia quasi un milione e trecentomila euro. C’è da dire, però, che nella competizione tricolore l’incasso si divide esattamente al 50% tra le due società, quindi nel guadagno di 677mila euro rientra anche la semifinale d’andata a Siena. Più cospicuo l’incasso all’Olimpico della finale con la Juventus. La Lega serie A ha stimato una cifra intorno ai 4 milioni che viene divisa al 45% tra le due società con il 10% che va all’organizzazione, ed è un altro milione e ottocentomila. Poi tre amichevoli al San Paolo delle quali due, contro Penarol e Siviglia, da 600mila euro totali ed una, contro il Palermo, ad ingresso gratuito per permettere al Napoli di giocare comunque una partita a causa dello stop imposto dall’Assocalciatori alla prima giornata di serie A. Totale al botteghino 28.647.885 euro. E veniamo ai premi. La Champions ha portato 16,9 milioni di euro grazie ai bonus previsti (3,9 per la qualificazione al girone, 550mila a partita, 800mila per le vittorie, 400mila per i pareggi, 3 milione per il passaggio del turno). La Coppa Italia 1,6 milioni per la vittoria (1 alla Juve) e la possibilità di giocare la Supercoppa. L’accordo con la Cina prevede 3,3 milioni da dividersi tra le finaliste. Al Napoli, oltre a trasferimenti, vitto e alloggio, andrebbe 1,485 milioni di euro. A questi introiti, che assommano a 19.985.000 euro, dovrà aggiungersi una quota di mercato derivante dai diritti televisivi Champions che l’Uefa riconoscerà alla vigilia della prossima stagione agonistica. Totale 48 milioni e spiccioli ma con un ritocco all’in sù. Rispetto allo scorso anno un aumento considerevole visto che l’incasso al botteghino fu di 26.722.388 euro e dall’Europa League arrivarono 2.281.945 euro (la quota di diritti tv riconosciuta al Napoli è stata di 660mila euro). La stagione appena conclusa è stata anche quella dei record. Quello assoluto d’incasso contro il Bayern di 3.153.376 milioni, ma anche quello negativo di spettatori dell’era De Laurentiis con 22mila tifosi visti contro il Chievo. Minimo storico anche per il totale degli spettatori al San Paolo da quando il Napoli è tornato in serie A: 752.363 contro il top dello scorso anno (868.369) e una media sempre intorno ai 760mila delle stagioni precedenti.
Fonte: Il Mattino
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