La questione Lavezzi ferma ai box, con il manager Mazzoni a Napoli insieme con il giocatore in attesa, e allora largo ai giovani: Gabbiadini sì, Verratti forse, Insigne no. O almeno, non ora con ogni probabilità. Parole di uomini. Parole di dirigenti o manager e poi nomi di giocatori che già gravitano nell’orbita del futuro del Napoli. Giovani, tutti e tre. E anche grandi talenti: un attaccante puro, un trequartista e un regista. De Laurentiis e company fanno sul serio. E a onor del vero, dopo la conquista della Coppa Italia, e con la nuova stagione articolata ancora su tre fronti all’orizzonte, c’è poco da scherzare.
IL TRIANGOLO – Dunque, le prime parole. Che non le porta via il vento, questa volta, se a lasciarle in eredità è il d.g. dell’Atalanta ed ex del club azzurro, Pierpaolo Marino. “Il Napoli mi ha chiesto due giocatori”. Ecco la conferma alle indiscrezioni trapelate qualche giorno fa: “Gabbiadini e Peluso”. Sì, eccoli i due pezzi del puzzle nerazzurro che da queste parti vorrebbero tramutare in tessere di un solo colore. “Vedremo cosa si può fare. Cigarini? Vorremmo trattenerlo e riscattarlo, e dunque lo tratteremo: ma resterà soltanto se rientrerà nei nostri parametri”. Un vero e proprio triangolo di mercato, insomma. Che potrebbe portare a uno scambio di elementi, mettendo sul piatto il cartellino del regista emiliano, reduce da una buona stagione all’Atalanta ma soltanto in prestito.
L’ATTESA – Il chiodo fisso del d.s. Bigon, comunque, resta Gabbiadini (21). “Sarà un’estate molto calda, ha diverse richieste, sia in Italia sia all’estero: l’importante, comunque, è che alle spalle ci sia una progetto davvero importante. Nulla conta di più”. Le dichiarazioni di Silvio Pagliari, manager del talentuoso attaccante dell’Under 21, che in 14 presenze con la Nazionale di Ferrara ha realizzato 10 gol, sembrano andare a nozze proprio con le linee guida del Napoli. In attesa, anzi sembra più corretto dire in stand-by, resta invece Peluso (28): lui piace a Mazzarri. E tanto basta per essere promosso. Però bisogna capire anche la portata dell’attacco che il Napoli sferrerà per portarsi a casa Armero (25) dall’Udinese. Nonché la piega che prenderà la storia tra il club e Dossena (30): uno, insomma, sarebbe di troppo.
LA NOVITA’ – La grande novità, invece, riguarda la tentazione di nome Verratti (19): il gioiellino del Pescara, convocato anche da Prandelli per il raduno pre Europeo, sembrava promesso sposo della Juve. E invece, ecco il Napoli. Piomba De Laurentiis, piomba il club azzurro su quello che da tanti, tantissimi osservatori è definito l’erede di Pirlo: sarebbe un investimento davvero stuzzicante, questo, e allora, dopo aver sondato la disponibilità del Pescara, sotto con lo studio della formula (eventuale). Finestra aperta: con vista su linea verde.
ARRIVEDERCI? – E tanto per rimanere in tema, arrivano puntuali anche le dichiarazioni di uno dei manager di Insigne (21), Fabio Andreotti. Il genietto napoletano, collega di Verratti nella favola pescarese di Zemanlandia, sembra davvero destinato a rimandare il suo rientro alla base: “Lorenzo resterà al Pescara oppure giocherà in una società in stile Atalanta o Chievo, cioè club che puntano molto sui giovani”. Tradotto: farà il salto in serie A ma non ancora con la maglia azzurra. “Già, perché penso che Mazzarri voglia puntare più che altro sui senatori”. Il mercato è una roulette, si sa, e tutto può cambiare da un giorno all’altro. Ma allo stato attuale, sembra proprio che per Insigne si profili un altro arrivederci.
Fonte: Il Corriere dello Sport
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