Uno stadio pieno come un uovo e blindato come un carcere di massima sicurezza, due quartieri sottosopra, la concomitanza di altri eventi sportivi in città, il sistema nervoso dei residenti nelle zone interessate messo a dura prova. I romani supereranno anche questa, ma l’allerta resta massima. La tragedia di Brindisi non commuoverà gli ultrà, nè la presenza in tribuna del Cardinal Bertone li renderà più gentili. Il rischio più temuto, la presenza nei dintorni dell’Olimpico di romanisti e laziali. In questo senso, la buona notizia è che i padroni di casa si asterranno: hanno deciso di soprassedere all’antica rivalità, soprattutto con i napoletani, ed evitare rese dei conti. La cattiva è che le due curve dell’Olimpico da anni non hanno padroni riconosciuti e in questo vuoto di potere sono cresciuti tanti “cani sciolti”. Da alcuni di questi le forze dell’ordine stasera si aspettano azioni “dimostrative”: i più temuti sono i romanisti solitamente di stanza in curva Nord.
Promiscuità L’altro pericolo da scongiurare è il contatto tra juventini e napoletani, e pure qui c’è una cattiva notizia. Infatti, mentre l’arrivo, lo smistamento e l’ingresso allo stadio delle tue tifoserie sono stati organizzati nei minimi dettagli, la vendita dei 60 mila biglietti ha subito intoppi, e da che dovevano essere riservati solo ai possessori di tessera, i tagliandi negli ultimi giorni sono finiti a tutti. Le forze dell’ordine annunciano che in tribuna Tevere, settore riservato ai napoletani, troveranno posto almeno 4.000 juventini.
Si salvi chi può I numeri della sicurezza dovrebbero tranquillizzare gli sportivi: mille agenti, 18 uffici di polizia aperti per “accogliere” i fermati, pure gli elicotteri. Intanto, però, i tennisti (alle 16 scatta la finale maschile degli Internazionali) si sono cautelati alzando le recinzioni del Centrale e rinviando a domani la festa di fine torneo. Infine, ieri mattina, all’alba, hanno beccato i primi due che volevano scavalcare ed entrare all’Olimpico: volevano un posto in prima fila o tentavano di introdurre qualche grazioso oggettino?
Fonte: Gazzetta dello Sport