Rebus Lavezzi-Pandev, Mazzarri ci pensa

Il giovedì si gioca: così per provare un po’ gli schemi, mischiando le carte, oppure svelando qualcosina, ma senza sbilanciarsi troppo. E’ al venerdì, secondo le abitudini di Mazzarri, che si comincia a capire la formazione: l’antivigilia, insomma, e sarà tutto (più) chiaro. Per ora, il Napoli che va incontro alla Juventus è quello che si deduce da piccoli indizi: intanto Cannavaro sta molto meglio e starà sicuramente bene entro domenica sera; e poi, a sinistra, Zuniga è in vantaggio – lieve ma percettibile – su Dossena, il bomber di domenica scorsa, fluidificante da doppietta, che però rischia di perdere il ballottaggio con il suo amico e collega colombiano. E poi, in attacco, si nota che Pandev ha qualche chanches in più di Lavezzi: il terzo tenore, per il momento, è dunque il macedone, che negli ultimi tempi ha dimostrato di essere in palla, di avere gamba, di essere assai motivato.

Seduta pomeridiana, una al giorno, per il Napoli, che deve smaltire le fatiche di un’annata di rara intensità: riscaldamento, lavoro atletico sulla rapidità, poi la consueta ripassatina tecnico-tattica con la partitella canonica a campo grande e le esecuzioni di punizioni e calci d’angolo. Si replica oggi, ovviamente, con la probabile formazione. Nel Napoli, rispetto a domenica scorsa, ultima di campionato con il Siena, rientrano dalle squalifiche Aronica, Dzemaili e Cavani e per il matador, che temeva di poter saltare le Olimpiadi – alle quali vorrebbe portarlo Tabarez, c’è anche l’indicazione favorevole della società, che non ostacolerà l’eventuale convocazione del suo attaccante-gioiello. Verso Roma, invece: restano poche centinaia di Tevere a disposizione dei tifosi partenopei. Saranno in trentamila, già prenotati una settantina di pullman.

Corriere dello Sport

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