Colloquio De Laurentiis-Mazzarri per discutere del futuro

 

Martedì o mercoledì al massimo è previsto un lungo e riservato summit di mercato tra Aurelio De Laurentiis con Walter Mazzarri e Andrea Chiavelli, consigliere delegato del club e autentico braccio destro del patron azzurro. Sarà quello il momento della verità, al di là ciò che succederà domenica sera all’Olimpico: il presidente ascolterà i piani del tecnico, si confronterà con il suo vicepresidente, probabilmente ascolterà i pareri dei giocatori più rappresentativi e poi chiarirà quali sono le sue intenzioni.

Ma senza nuovi innesti (e con Lavezzi in meno, la sua partenza è scontata), è complicato schierare il nuovo Napoli con schemi simili a quelli utilizzati fino ad ora dal tecnico azzurro. Mazzarri potrebbe provare a inserire nuovamente Mirko Vucinic, suo vecchio pallino nei nomi posti in cima alla lista, ma sembra davvero prematuroavere le idee certe prima dell’incontro che getterà le basi su quello che succederà nei prossimi mesi.Ecco perché sono tanti i nodi che il produttore cinematografico dovrà affrontare e sciogliere: il primo punto è quanti soldi intenderà spendere per rendere più competitiva la sua squadra.

Il Napoli sta per avere dall’Uefa il premio per il cammino Champions: più o meno, tra diritti tv e premi di vario tipo, 34 milioni di euro. Più i 6 milioni (all’incirca) delle prebende per la Coppa Italia. A cui va aggiunto i 31 milioni che entreranno in cassa provenienti dalla clausola rescissoria del Pocho Lavezzi: il Psg sembra in pole, nonostante la smentita senza peso di ieri del dg Leonardo mentre Stramaccioni, il tecnico dell’Inter, ammette: «Quest’anno ha eliminato anche l’ultima piccola remora che ci poteva essere su di lui ha dimostrato di fare la differenza anche su palcoscenici internazionali».

Secondo punto: il patron deve decidere se sarà Sebastian Giovinco l’obiettivo numero uno per l’attacco o se Insigne è destinato a scalare posizioni in classifica. C’è anche la tentazioni di prendere Giuseppe Rossi, nonostante sia indisponibile almeno fino a gennaio del prossimo anno. Terzo punto: c’è una cifra (quale) per cui Edinson Cavaniverrebbe considerato cedibile? Finora le offerte (verbali e virtuali) pervenute a Castelvolturno dall’Inghilterra e da Torino per il superbomber uruguaiano sono state considerate «lontane anni luce» da quelle ritenute accettabili, ovvero almeno 70 milioni di euro.

Ma ovvio è che se Anellucci e Triulzi, i due manager del Matador, a quel che raccontano i tabloid, si ritrovassero tra le mani una chiamata (autentica) da parte del City o della Juventus o del Chelsea da 6/7 milioni di euro a stagione, sarebbe per il Napoli il momento di sedersi di nuovo al tavolo e pianificare un altro contratto. E sarebbe il terzo in due anni con Cavani. Il Napoli, a quanto pare, sarebbe pronto a mettere nero su bianco con un nuovo accordo di 3,5 milioni, ma con robustissimi bonus, da ben oltre due milioni.

Il Napoli, poi, deve cominciare a spendere e a comprare. E soprattutto far felice il suo allenatore che già l’estate scorsa, in gran silenzio, ha detto sì a tutte le soluzioni di mercato fatte dal Napoli. Anche quelle poco gradite. Quest’anno Mazzarri vuole un mercato da big: quindi top player e la probabile richiesta di far salire il salary-cap. De Laurentiisdeve decidere se mettere sul piatto la cifra monstre di 30 milioni di euro (oltre quelli del tesoretto) per costruire una squadra in grado di tornare di nuovo in Champions.

Altrimenti, Mazzarri potrebbe anche decidere di andar via. Ipotesi al momento lontana, ma le panchine di serie A sono in gran fermento e Lazio e Fiorentina potrebbero tentarlo. E non poco. Giovinco, Armero, Bocchetti, Jovetic e Ranocchia sono i sogni di Mazzarri. I nomi importante per centrocampo e difesa confermano l’intenzione di andare sul sicuro, con giocatori già esperti del campionato italiano. Un altro nome è quello di Asamoah, 23 anni, ghanese, 115 partite in A con l’Udinese.

Non sarà facile strapparlo ai friulani, ma una coppia Asamoah-Inler garantirebbe filtro, fisicità e regia. Bigon monitora la situazione di Borja Valero, il centrocampista spagnolo del Villarreal appena retrocesso in seconda divisione e del difensore ex Udinese, Zapata: andranno sul mercato e il Napoli li aveva già cercati un anno fa. Ma del «sottomarino giallo» piace anche il brasiliano Nilmar (c’è pure la Roma) e soprattutto Giuseppe Rossi.

Pepito dovrà stare fermo dieci mesi, e non sei come previsto, dopo l’intervento a cui è stato sottoposto negli Usa al legamento del ginocchio destro, già infortunato una prima volta il 26 ottobre scorso e poi di nuovo un mese fa. Tra quattro mesi sarà inoltre necessaria una nuova operazione.

Il Mattino

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