Nel nuovo museo – il primo in Italia di proprietà una società di calcio – inaugurato ieri nel settore est dello Juventus Stadium, la Signora dopo lo scudetto si augura di esporre al più presto pure la Coppa Italia. «Sarebbe la decima” ha ricordato Andrea Agnelli al settimo cielo. «Siamo affamati, è un trofeo a cui abbiamo prestato sempre grande attenzione, vogliamo vincerlo. Ci aspetta un’altra battaglia, perché ilNapoli è una grande squadra». Come la Juve che secondo il presidente è tornata ai livelli dei top team internazionali: «Con questo museo ci poniamo alla pari dei nostri competitor europei. Non vogliamo fermarci, possiamo aprire un ciclo, dal primo luglio partiamo tutti alla pari. A me quello che fa piacere ricordare è come la storia di questa società si intrecci con quella della mia famiglia. Dal 1923 gestiamo il più vecchio franchising dello sport mondiale. Con noi la Juventus ha vinto 29 scudetti, che sono 30 con quello del 1905».
Andrea Agnelli non molla, vuole la terza stella. Ma soprattutto continuare a vincere. Immancabile una battuta su Del Piero. «Credo che il miglior sceneggiatore non avrebbe potuto scrivere storia migliore. Adesso rimaniamo concentrati, perché questo pezzo di storia dobbiamo ancora scriverlo e sarà una partita estremamente difficile, dove sappiamo che dovremo combattere dal primo al novantesimo e forse qualche minuto in più».
Ieri sul campo di Vinovo, rigorosamente blindato e lontano da occhi indiscreti, Antonio Conte ha lavorato sulla tattica per preparare al meglio la sfida dell’Olimpico contro il Napoli. Il tecnico salentino ha provato il 3-5-2 con Caceres al posto di Chiellini. A sinistra ha alternato Pepe ed Estigarribia, mentre là davanti Del Piero ha superato il provino dopo il colpo rimediato al ginocchio destro. Sarà della partita al fianco di Mirko Vunicic. La squadra in serata ha visitato lo Juventus Museum. Marchisio è carico e pronto per l’ennesima battaglia: «Sarà una partita sicuramente difficile, come lo sono state quella pareggiata al San Paoloe quella vinta in casa – ha detto ai microfoni di Sky – Credo siano stati i due periodi più importanti per il nostro campionato, le sfide col Napoli: nella prima ero squalificato, però ho seguito la squadra e dalla tribuna si vedeva che comunque non era una serata facile. Eravamo sotto 3-1, dopo gli ultimi anni a Napoli, dove non raccoglievamo mai nulla, ho visto invece una grande forza di squadra, forse lì il gruppo ha avuto ancora di più la consapevolezza di poter arrivare fino alla fine dell’anno e giocarsi qualcosa di importante».
Ha aggiunto il centrocampista della Nazionale: «Come dimenticare il ritorno, dove comunque eravamo nel periodo di nuovo clou, con sfide molto importanti e ci fu un’altra vittoria col Napoli in casa. Abbiamo vinto lo scudetto, perché avevamo più fame degli altri. Vogliamo pure la Coppa Italia». Sarebbe la decima come ha ricordato il presidente Agnelli, che potrebbe mettere sulle maglie la stella d’argento. Buffon guarda oltre: «Vogliamo aggiungere nuovi trofei a questo museo, ma nulla sarà più bello di questo scudetto. Del Piero? Chiunque avrebbe voluto essere lui e lasciare in questo modo». Anche Marrone non si accontenta: «Vogliamo continuare a festeggiare, ci siamo abituati, è troppo bello vincere».Da queste parti ci hanno preso gusto.
il Mattino
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