Chiudere con il botto. Perché c’è un record di punti da migliorare, una stagione da nobilitare con un piazzamento di classifica prestigioso, ma anche la regolarità di questo finale di stagione – che prevede gran bagarre per l’ultimo posto utile per la prossima annata in Champions League – da garantire.
NIENTE SCONTI – Il Catania, ieri rimasto a bocca chiusa dopo la mancata convocazione della conferenza stampa del sabato di Vincenzo Montella, ha già fatto sapere in settimana che all’Udinese di Guidolin non verranno fatti sconti. Ciò benché proprio i sette giorni che hanno preceduto la gara di questa sera sono stati trascorsi, specialmente in società, a fronteggiare le voci di mercato. Voci che, nel caso specifico, non hanno riguardato un giocatore di nome (e ciò anche se, a breve, un certo signor Maxi Lopez tornerà alla base dopo l’esperienza col Milan), ma addirittura l’ex aeroplanino, che voci sempre più insistenti danno a Roma. Ma di questo eventuale trasferimento, che contrariamente a quel che ha fatto Luis Enrique a Roma, pochi giorni fa (quando ha anticipato ai suoi uomini che avrebbe lasciato la Roma), Montella non ha annunciato nello spogliatoio, si parlerà eventualmente da stasera. Al limite da domani. Fatto sempre salvo che resta, al momento, l’ultima parola del presidente Pulvirenti, il quale ha sottolineato che il suo allenatore è vincolato ancora da un anno di contratto, che Montella non gli ha chiesto di andare via, che dalla Roma non si attende di certo che prenda contatti con un tecnico vincolato ad altra società e tutto quello che è stato detto in questi giorni…
IL PAPU – La partita con l’Udinese, quindi. Già dopo la gara con la Roma i giocatori del Catania sono stati chiarissimi a tal proposito. E hanno ribadito il concetto anche durante la settimana. Prendete, ad esempio, Alejandro Gomez, uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato rossazzurro (ma non è affatto detto che vada via: o parte lui o parte Barrientos, al limite): «Contro l’Udinese sarà una bella partita, una gara in cui sia noi sia loro cercheremo di far pesare le rispettive motivazioni. E potete stare tranquilli, perché anche il Catania, di motivazioni, ne ha.Nella gara disputata contro la Roma, abbiamo riconquistato la fiducia un po’ smarrita nelle precedenti settimane. Contro i friulani vogliamo vincere per noi stessi e non per far piacere alle altre squadre. Vogliamo raggiungere e superare la quota dei 50 punti, finendo nel migliore dei modi questa stagione. L’Udinese – ha concluso il “Papu” – è un’ottima squadra, che in questi ultimi anni ha fatto molto bene e ha sempre puntato all’Europa. Però anche noi proponiamo un bel gioco e contro le squadre che ci affrontano a viso aperto, beh, siamo sempre in grado di fare bene».
E IL PITU – Stesse garanzie offre Pablo Barrientos, il “puffo” che a Catania è finalmente tornato a livelli a lui consoni. Quasi quelli che, quando giocava con le giovanili dell’Argentina, lo avevano portato ad indossare la maglia numero 10, mentre ad un certo Lionel Messi veniva passata la numero 11. «Noi puntiamo forte sulla partita con l’Udinese – ha confessato il Pitu – Un appuntamento a cui vogliamo arrivare preparati nel migliore dei modi, per vincere ancora una volta e chiudere degnamente questo bellissimo anno. Prima per noi e poi per la città. Un bel modo di congedarsi? Io ho ancora un anno di contratto. Penso al Catania e all’affetto che mi è stato dato dal giorno del mio arrivo in questa città: non potrò mai dimenticarlo ed è giusto lavorare e migliorarsi per ripagarlo»
Corriere dello Sport
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