Gargano: “Che rabbia non poter giocare la finale”

Il centrocampista azzurro Walter Gargano, ha rilasciato un’intervista al quotidiano sportivo uruguaiano ‘Ovacion Digital’, nella quale ha parlato della finale di Coppa Italia contro la Juventus, di questo finale di campionato, commentando inoltre la sua convocazione in nazionale: “Ho perso la finale di Coppa Italia, dato che nessuno è stato capace di dirmi in tempo che, in caso di ammonizione, non avrei giocato la finale; non ricordavo di essere già stato ammonito, perché solitamente, quando pasi da una fase all’altra del trofeo, dagli ottavi ai quarti e dai quarti alle semifinali, i cartellini gialli ti vengono cancellati. Giocavamo la finale in casa, io ero tranquillo come sempre e stavamo vincendo; sono stato ammonito, ma ho continuato a giocare come se niente fosse successo. Tuttavia, quando siamo andati negli spogliatoi, mi è stato riferito che non avrei giocato la finale di Roma per squalifica: ci sono rimasto male, davvero male, e mi sono sentito salire la temperatura dalla rabbia, tanto che al 25′ del secondo tempo non avevo più voglia di giocare; avevamo raggiunto la finale, ma il mio unico pensiero era che quella finale non l’avrei giocata, e mi sono distratto. Mazzarri mi ha chiamato dicendomi di stare calmo, ma io mi stavo surriscaldando. Alla nazionale penserò solo dopo la finale di Roma, mi fa piacere essere stato convocato di nuovo perchè per me la Celeste è come una seconda famiglia. Abbiamo tutte le possibilità per fare bottino pieno con Perù e Venezuela, tocca solo a noi trasformare le parole in fatti. La sfida con il mio connazionale Perez è sempre affascinante. Oscar è un amico, dispiace solo di aver lasciato con il Napoli punti importanti contro la sua squadra; è stata davvero bella la sfida con lui, fintanto che è uscito dal campo per infortunio. Abbiamo più possibilità di andare in Europa League che non in Champions, perché lì Lazio e Udinese hanno maggior vantaggio; avevamo tutto per arrivare terzi, ma la sconfitta di Bologna ha complicato i nostri piani: peccato aver perso questa possibilità“.