Lo slovacco si affida ad un proverbio:«La speranza è l’ultima a morire». Ad alimentare la fiammella è Marek Hamsik, uno dei più provati per la sconfitta di Bologna. Si è sentito in colpa per il gol fallito a inizio gara e per una ripresa nient’affatto all’altezza delle sue qualità. Eppure ci crede ancora, resta aggrappato sino in fondo, come l’ultimo degli ottimisti, alle residue chance di Champions. «Abbiamo iniziato bene la partita – ha riferito attraverso il suo sito ufficiale – giocando bene e dimostrando di essere più forti degli avversari.
Le tante occasioni da gol lo testimoniano, ma il portiere del Bologna ha fatto grandi parate. Se avessimo segnato per primi sarebbe finita diversamente. Siamo stati sfortunati». Sfortuna o imprecisione, a questo punto poco importa. Il Napoli ha perso e l’obiettivo di tornare in Champions, quella che lui stesso ha definito «una competizione straordinaria, da brividi», potrebbe svanire. Lo slovacco a fine partita ha voluto rendere comunque omaggio ai diecimila tifosi accorsi al Dall’Ara.
Nonostante la scottante delusione ha avuto la forza di chiamare a raccolta qualche compagno (ma non tutti hanno seguito il suo esempio) per ringraziare i sostenitori azzurri, tributando loro un applauso nei pressi della curva San Luca. Un gesto molto apprezzato dal popolo partenopeo che in maniera incessante ha sostenuto ilNapoli. Marek aveva già pronta l’esultanza per l’occasione: avrebbe voluto segnare il secondo gol consecutivo dopo il sigillo al Palermo (il 50esimo in maglia azzurra in campionato), arrivando così in doppia cifra per il terzo torneo consecutivo in serie A.
Per Hamsik, fresco di rinnovo contrattuale sino al 2016, quella di Bologna è stata la 48esima partita sulle 49 stagionali, a conferma che il Napoli non riesce mai a fare a meno di lui. Non è tempo tuttavia di consuntivi, il suo pensiero è rivolto solo alla gara di domenica sera. «Ora aspettiamo il Siena. Vogliamo vincere per chiudere al meglio la stagione di fronte al nostro pubblico. E poi aspetteremo i risultati delle nostre rivali, la speranza è l’ultima a morire».
Per Hamsik il futuro immediato è Siena e quello lontano è sempre azzurro, avendo anche legato con la città. Il tenore con la cresta, da 58 gol in 216 gare con il Napoli, resta perno essenziale del progetto di De Laurentiis, Champions o meno, anche se lui ci crede: «Tutto è possibile, la speranza è l’ultima a morire».
Il Mattino
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