De Sanctis disteso sul campo negli attimi finali di partita è l’immagine della disfatta. Una delusione terribile, tremenda per il portierone azzurro e per tutto il Napoli. «Venivo da due scatti per recuperare velocemente il pallone e non ce la facevo più neanche ad incitare i compagni. Una brutta sconfitta, in considerazione degli altri risultati, però non è ancora chiusa e lo dico con convinzione, visto che in questo campionato tutte lottano come ha fatto il Bologna. Per questo sono convinto che per l’Udinese sarà dura a Catania come, del resto, sarà difficile per noi battere il Siena. Abbiamo ancora una possibilità di arrivare in Champions, dipendiamo anche dai risultati delle altre squadre».
Prova a darsi coraggio il portiere ma ovviamente il Napoli con la sconfitta di Bologna si è condannato da solo. «C’è tanto rammarico. Nel primo tempo abbiamo creato tante occasioni ma non siamo riusciti a concretizzarle e abbiamo subito un gol che poteva essere evitato perchè Diamanti ha avuto il tempo di controllare, guardare la porta e metterla nell’angolino. Nel secondo tempo eravamo meno brillanti e il secondo gol del Bologna ci ha tagliato le gambe. Quando fai un grande sforzo e questo non viene premiato ne risenti poi da un punto di vista mentale».
Prova a guardare avanti con fiducia anche se in questi momenti è dura. «C’è l’ultima partita contro il Siena che dobbiamo vincere e poi la finale di Coppa Italia. Per quanto riguarda il futuro il progetto Napoli va avanti, per il terzo anno consecutivo abbiamo conquistato l’Europa. Se non sarà la Champions andremo in Europa League, una manifestazione che dovremo onorare nel migliore dei modi. In considerazione del fatto che si giocherà ogni tre giorni la società rafforzerà la rosa, cambieranno delle cose. Ci saranno degli inserimenti ma non bisogna farlo con frenesia. La difesa finora ha fatto bene tanto è vero che ha retto una squadra molto offensiva. Questo non vuol dire che potranno partire dei calciatori importanti così come ne arriveranno altri. Chi verrà o resterà dovrà farlo con entusiasmo perchè questa piazza mette tanta pressione».
De Sanctis, che ha il contratto in scadenza a giugno 2013 spera di rinnovarlo al più presto, si sofferma molto sul discorso futuro. «Senza Champions via i migliori? Non cambierebbe nulla perché certe volte si dimentica che questa squadra sette anni fa è fallita. Il progetto continua, la società terrà i calciatori più importanti per crescere. Tutti gli investimenti fatti sul mercato ma anche la volontà e l’impegno nel voler trattenere i giocatori più forti significa che non vuole assolutamente mollare e vuole arrivare sempre più in alto. L’Europa League si fa fatica a conquistarla poi nessuno vuole giocarla, ma tutti dimenticano che questa competizione ci sta costando dei posti in meno in Europa nei prossimi anni. Il Napoli come club è ambizioso, la gestione DeLaurentiis darà ancora risultati importanti a questa piazza. Sicuramente per organico non siamo inferiori a chi ci sta davanti, ma bisogna altrettanto dire che l’anno scorso pur essendo inferiori a molti siamo finiti avanti a Roma e Juve. Quest’anno hanno inciso la Champions e la Coppa Italia. Fino alla vigilia della partita eravamo la squadra favorita per il terzo posto, ora invece escono delle considerazioni negative».
Il Mattino
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