L’ospite del salotto di ‘Radio Marte‘ stavolta è Edinson Cavani, che a suon di gol sta portando il Napoli verso un qualificazione in Champions League al quale molti avevano rinunciato. Ma il merito, come precisa il ‘Matador’, non è solo suo, ma di tutti i compagni di squadra, segno di grande umiltà e spirito di gruppo: “La stagione è lunghissima e come avevo detto può succedere di tutto. La nostra forza è un gruppo unito sorretto da principi importanti. Speriamo di migliorare ancora. I miei gol arrivano dai compagni. Loro hanno capito a pieno il mio modo di essere e di giocare. Li ringrazio tutti perchè mi aiutano tanto. Quando ci si trova bene in un posto, diventa tutto più facile”.
BOLOGNA-NAPOLI, APPELLO AI TIFOSI – L’anno scorso il Dall’Ara si riempì d’azzurro e Cavani, squalificato, non esitò ad andare a seguire e sostenere i suoi compagni dalla tribuna: “L’anno scorso ero squalificato, però andai in tribuna a seguire la partita. Il presidente ha fatto benissimo a lanciare l’appello. La gente di Napoli ci ha sempre sostenuto, ovunque andassimo a giocare. Speriamo che anche domenica siano in tanti. Sarà una delle due finali che restano, oltre a quella con la Juventus“.
PICCOLI RETROSCENA, LA PASSIONE PER LE BOCCE – Il ‘Matador’ svela un interessante retroscena della sua infanzia, che prosegue ancora nella sua vita in riva al Golfo: “Quand’ero piccolo mio padre era proprietario di un club. Quando lo andavo a trovare, mi mettevo sempre a giocare a bocce. Ancora oggi, quando ho l’occasione, lo rifaccio. La famiglia di Quarto ci è molto vicina e mi fanno sentire più a casa che mai”.
SDC
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