Inler-Dzemaili, la coppia di orologi svizzeri

Funziona bene l’esperimento di Walter Mazzarri. Veramente non è proprio corretto chiamare in questo modo la scelta del tecnico di San Vincenzo di schierare un centrocampo più folto con tre interni e due esterni. Un qualcosa che Mazzarri ha spesso avuto in mente e che questa volta si è deciso ad utilizzare anche “confortato” dalle assenze diLavezzi e Pandev. Fuori un attaccante quindi, e via con i cinque centrocampisti davanti al terzetto di difensori.

L’allenatore del Napoli ha tarato il suo orologio svizzero al meglio, visto che gli elvetici Inler e Dzemaili (nella foto semina un avversario) hanno risposto molto bene all’esperimento, giocando una partita non solo autoritaria in fase di non possesso, ma anche molto positiva quando si trattava di proporre gioco o anche cercare la conclusione a porta. Un centrocampo preciso come un orologio quindi, dove Inler è stato costante nel rendimento mentre Dzemaili è cresciuto molto, meritando anche il gol nel finale.

Cavani invece, giocando da unica punta lì in avanti ha forse sofferto la solitudine: mancava un’altra punta e il Matador si è dovuto allargare spesso. Forse troppo: spesso l’area di rigore del Novara mancava di punti di riferimento della squadra azzurra, costringendo Gargano,Inler e Dzemaili a far girare il pallone un po’ troppo a vuoto. L’ingresso di Vargas, avvenuto a un quarto d’ora dalla fine tra gli applausi del San Paolo, ha consentito all’uruguaiano col numero 7 di muoversi più in direzione della porta, e lo stesso Cavani ha avuto un paio di occasioni nel finale che potevano fissare il risultato sul 3-0.

Il Roma

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