di Nicola Lo Conte
Era un Napoli diverso da quello di oggi, un po’ più lontano dalle luci della ribalta, quello in cui giocava lui, ma Fabio Pecchia ha fatto ugualmente la storia della squadra azzurra. NapoliCalcioLive lo ha intervistato in esclusiva.
NAPOLI, RIALZATI – L’ ‘avvocato’, com’è soprannominato per la sua laurea in giurisprudenza, ha sensazioni positive per il finale di campionato dei partenopei: “A guardare le ultime prestazioni, verrebbe da non essere molto ottimisti. Tuttavia penso che il Napoli si riprenderà, ritrovando le energie giuste per il rush finale, giocandosi fino alla fine il terzo posto in campionato, e naturalmente la finale di coppa Italia”.
UNA STORIA DIVERSA – Di finali di coppa ne sa qualcosa, con quel gol che nel ’97 avrebbe potuto regalare il trofeo agli azzurri contro il Vicenza: “Fu una serata molto bella ed emozionante, la ricordo sempre con grande piacere. Anche se purtroppo, come tutti sanno, il finale fu amaro“. C’è molto di diverso tra quell’epoca, e questa, si spera anche l’epilogo: “Oggi è un Napoli sicuramente più forte, ma anche la Juve lo è di più di quanto lo fosse quel Vicenza. La finale secca è diversa tra quella su andata e ritorno, può succedere di tutto, e chissà, un Napoli in condizione potrebbe davvero riscrivere la storia“.
SGUARDO SUL FUTURO – Da allenatore, Pecchia è attualmente disoccupato dopo la conclusione negativa, nell’autunno scorso, della sua avventura in B col Gubbio, ma si guarda attorno con fiducia: “Sto alla finestra, se qualcuno è interessato e mi cerca sa dove trovarmi. A Gubbio è stata una bella esperienza, formativa, avrei voluto che fosse durata un po’ di più, ma è andata così. Va bene lo stesso, attendo di potermi mettere di nuovo alla prova su una panchina“.
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