Sembrava solo questione di dettagli, l’ufficializzazione dello slittamento della 33ª giornata di A a sabato/domenica prossimi, dopo l’aggiunta (inevitabile) di un turno infrasettimanale, il 25 aprile, destinato a ospitare la 34ª giornata. Senza la possibilità di decidere autonomamente, il presidente Beretta è stato costretto a convocare per oggi pomeriggio alle 18 a Milano un Consiglio direttivo straordinario per sciolgliere il dilemma: slittamento o rinvio?
PARTITI OPPOSTI – Si sono infatti formati due partiti: a quello, più numeroso, orientato a ripartire da dove tutto si era interrotto, si è contrapposto quello deciso a far recuperare la 33ª giornata il 25 aprile, lasciando la 34ª al suo posto. Leader di questa posizione, l’Inter e il Napoli (appoggiate dal Genoa). La spiegazione ufficiale dei due club coincide: «Si tratta semplicemente di applicare il nostro regolamento. In caso di stop del campionato, per qualsiasi motivo, il turno viene recuperato nella prima data utile libera. Così è accaduto a inizio stagione, per lo sciopero dei calciatori. Per seguire una strada diversa occorre una modifica regolamentare». Questo sosterranno Paolillo e DeLaurentiis, consiglieri di Lega, durante al Direttivo odierno. Di fronte avranno invece Agnelli, Lo Monaco e Zamparini, tutti per lo slittamento. L’amministratore delegato del Catania è stato chiaro: «E’ la soluzione che eviterà chiacchiere squallide». Più “razionale” il presidente del Palermo: «Per salvaguardare la regolarità del campionato l’unica strada logica è quella dello slittamento».
NEUTRALI E FURIOSI – Resta da chiarire la posizione degli altri tre consiglieri rimasti: Galliani, Pozzo e Ghirardi. In realtà il presidente del Parma oggi a Milano non salirà. Non per celia: «Sono stato contattato e non ho dato la disponibilità a partecipare perché ritengo squallido speculare su una disgrazia capitata a un povero ragazzo. Per me e per Leonardi è indifferente: giocheremo come e quando deciderà la Lega, non ci interessa. Una vergogna fare calcoli su un evento del genere». Una autentica bufera, con il Milan su posizione neutrale, con Galliani anche disposto allo slittamento, in accordo con la Juve (Bologna e Cesena tifano per questa soluzione), e l’Udinese in bilico, anche pronta a riconoscere le ragioni di Inter e Napoli (mentre Fiorentina e Lecce sono rimaste fredde alla querelle). Un clima oggettivamente pesantissimo, sul quale sono calate le parole di fuoco di Baldini: «E’ una Lega Calcio evidentemente delegittimata nelle sue funzioni. La Roma accetterà qualsiasi decisione la Lega sia in grado di prendere, dopo essersi detta favorevole alla proposta della stessa Lega di far “slittare” la giornata di campionato anche per non prestare il fianco ad eventuali polemiche riguardo la regolarità del campionato. Parere, ci è stato detto, condiviso dalla stragrande maggioranza degli altri Club. Eppure, nemmeno in presenza di questi elementi, la Lega è in grado di prendere decisioni, impegnata com’è afronteggiare coloro che privilegiano i propri interessi particolari rispetto ad ogni altra considerazione».
Corriere dello Sport
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