In esclusiva ai microfoni di ‘Radio Sport 24‘ è intervenuta la dott.ssa Paola Del Rosso, cardiologo e medico dello sport dell’Ospedale ‘Loreto Crispi’ di Napoli, per esaminare, da un punto di vista medico, la tragica e inaspettata morte di Pier Mario Morosini, sopraggiunta per un arresto cardiaco. Ecco l’analisi effettuata dalla dott.ssa Del Rosso: “Si è trattato di un arresto cardiaco, il cuore smette di funzionare, il sangue non viene più pompato nel resto del corpo. In genere non è dovuto ad un problema coronarico, non c’era nulla che potesse preannunciare questa tragedia. A volte neanche gli elettrocardiogrammi riescono ad evidenziare certe aritmie“. Alla domanda se fosse possibile prevenire tale tragedia la dott.ssa risponde: “Io credo che le società di calcio facciano già tanto. Questi ragazzi sono sottoposti a controlli continui, perfino l’Holster dinamico e pressorio, oltre ovviamente alla prova da sforzo. Sono esami di routine che poi tra l’altro spesso risultano negativi, quindi poi gli eventi sopraggiungono improvvisi e inspiegabili, perché quando si tratta del cuore le macchine non sempre riescono ad evidenziare eventuali problemi cardiaci”. Molte critiche sono già state mosse in merito alla tempestività dei soccorsi e sul fatto che sul campo mancasse addirittura il defibrillatore, e anche la dott.ssa Del Rosso reputa inaccettabile una situazione simile: “Mi sembra assurdo, in campo ci dovrebbe essere sempre e comunque questo macchinario. Ho sentito che a Pescara c’era il defibrillatore ma non ha funzionato, comunque credo che in questo caso sarà poi l’inchiesta successiva ad accertare eventuali responsabilità. Certo è che una defibrillazione tempestiva avrebbe potuto salvare la vita del giocatore, così come un massaggio cardiaco adeguato, ma si resta sempre nel campo delle ipotesi”.
SDC
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