Il Napoli non convince più: zero vittorie in A dopo il ko di Londra

 

Non convince più, il Napoli. Non bastano le analisi di parte che Walter Mazzarri concede alla critica nei dopo partita, come quella difesa ostinata delle sue teorie nonostante gli ultimi risultati poco esaltanti. Marzo ha raccontato tutt’altre verità, che si scontrano con l’atteggiamento dell’allenatore che continua a dichiararsi soddisfatto del rendimento della squadra. Parte dall’eliminazione dalla Champions League, l’involuzione del suo Napoli. Dalla notte di Stamford Bridge e dalle quattro reti subite dal Chelsea. Da allora, sono cambiate molte cose. La squadra ha perso la determinazione e quella forza che l’avevano imposta in Europa. E il calo s’è materializzato con la ripresa del campionato, così come è evidenziato dai numeri. Nelle ultime quattro partite il Napoli ha sommato appena due punti, rimediando due pareggi (Udinese e Catania) e altrettante sconfitte (Juventus e Lazio). La difesa ha subito dieci reti, mentre l’attacco non è più in grado di assicurare l’abituale continuità sotto rete. «Dopo la batosta di sabato, in molti non ci credono più. Ci sono ancora sette finali e non abbiamo nessuna intenzione di mollare», ha detto Lavezzi. L’aspetto fisico, sicuramente, sta influendo sul comportamento dei giocatori. Il calo di Cavani, De Sanctis, Hamsik, di tutti quei giocatori, insomma, che hanno sempre garantito quel qualcosa in più, è abbastanza evidente anche se Mazzarri continua a dar loro fiducia. Intanto, Aurelio De Laurentiis ha sottolineato l’importanza di provare qualcuno dei giovani costati un occhio della testa. Fernandez e Vargas, per esempio, oltre a Fideleff.

Esperienza – Non è convincente l’alibi dell’inesperienza della squadra. Il suo Napoli ha un’età media di 28,5 anni con diversi ultratrentenni (Aronica, Campagnaro, Cannavaro, Dossena, Grava, Maggio) e con parecchi nazionali che hanno partecipato all’ultimo Mondiale e alla Coppa America (Cavani, Dzemaili, Gargano, Hamsik, Inler, Zuniga, Vargas). L’inesperienza, dunque, è un argomento che non regge, come quello dei torti arbitrali: Juventus e Lazio hanno vinto con merito, approfittando di un Napoli stanco e confusionario sul piano tattico. La gara di domani sera, contro l’Atalanta, resta l’ultima possibilità vera per rimettersi in corsa per il terzo posto.

Gazzetta dello Sport

 

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