Finale Coppa Italia, idea maxischermo a piazza Plebiscito

Un maxischermo al San Paolo, d’accordo. E magari un altro a piazza Plebiscito. Nel cuore della città: è questa l’idea nuova, e ancora tutta da approfondire, in vista della finale di Coppa Italia, Juventus-Napoli, emersa nel corso di un primo, informale vertice per la sicurezza andato in scena sabato all’Olimpico tra i dirigenti del club azzurro e il questore di Roma, Francesco Tagliente.

L’INCONTRO – Una riunione informale, dicevamo. Un briefing tra le forze dell’ordine e il Napoli propiziato dalla trasferta della squadra diMazzarri, impegnata con la Lazio, cui oltre a Tagliente hanno preso parte, Bruno Failla, il dirigente della questura capitolina responsabile dell’ordine pubblico di ogni evento organizzato allo stadio romano; Alessandro Formisano, responsabile commerciale e marketing del Napoli; e Luigi Cassano, delegato alla sicurezza della società di DeLaurentiis. Una buona occasione per cominciare a discutere di tutto quello che sarà cornice e contorno, sebbene fondamentale, della finale del 20 maggio.

LE PROPOSTE – Due, gli aspetti più interessanti emersi dopo la mini riunione: raddoppiare i maxischermi a Napoli e prevedere zone cuscinetto tra tutti i settori che saranno occupati dai tifosi azzurri (Curva Nord, Tribuna Tevere, Distinti Nord Ovest e Nord Est) e da quelli della Juve (Curva Sud, Tribuna Monte Mario, Distinti Sud Ovest e Sud Est). Conferme, poi, per quanto riguarda la vendita dei biglietti: si svolgerà in tre fasi a partire dai primi giorni di maggio, e sostanzialmente sarà tutta online.

VIDEO FINALE – Per quel che riguarda gli schermi giganti, richiesti dalla Questura di Roma, l’idea certa è installarne uno al San Paolo, probabilmente ai piedi di una curva (chiusa), in modo da aprire al pubblico tre settori. La novità riguarda invece l’intenzione di coinvolgere il Comune di Napoli e dunque attrezzarne un altro a piazza Plebiscito. Intenzione in fase embrionale: da vagliare insieme con le istituzioni e dunque ancora tutta da verificare.

Corriere dello Sport

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