di Nicola Lo Conte
Passerà una Pasqua amara il Napoli, sconfitto sonoramente all’Olimpico in una gara che, forse, avrebbe potuto anche vincere, se non fosse rimasto vittima delle solite disattenzioni. Non ha pagato l’inedito 4-3-3, modulo col quale la squadra si è mostrata troppo fragile in fase passiva, e propositiva solamente a tratti in quella offensiva. Poco incisivi anche i correttivi apportati da Mazzarri; al netto dell’emergenza di stasera, l’impressione è che il tecnico stia perdendo il polso della situazione. Urge correre ai ripari, onde evitare un finale di campionato tendente al grigio.
In partita, il Napoli ci entra in ritardo: Lazio più affamata, e in gol dopo nove minuti, dopo una bella combinazione tra Rocchi e Candreva, sul cui destro da posizione defilata De Sanctis interviene in maniera decisamente goffa. Apprezzabile la reazione immediata degli azzurri, con Cavani, innescato da Pandev, chiuso da Marchetti sottorete, e con un sinistro di Hamsik (unico guizzo dello slovacco) di poco a lato. Di lì in poi, spinta costante per tutto il primo tempo, con una Lazio attendista che concede però poco. Il pari arriva con una giocata, firmata da Lavezzi che con uno splendido colpo di tacco smarca Pandev, che a tu per tu con Marchetti realizza imparabilmente. Il macedone è scatenato e si meriterebbe un rigore, ma Mazzoleni fa finta di non vedere l’intervento falloso di Cana. L’abbrivio positivo si conferma ad inizio ripresa, con Lavezzi che prima serve una palla d’oro a Pandev, che questi non sfrutta adeguatamente, e poi si libera in area per il sinistro alto. E’ un Napoli che seppur non brillantissimo pare poter far sua la partita, al cospetto di una Lazio un po’ troppo passiva.
Ma improvvisamente, la luce si spegne: gli azzurri iniziano a sbagliare anche le cose più semplici, i biancocelesti prendono fiducia e rischiano di passare con Candreva che sfrutta un disimpegno suicida di Hamsik, ma De Sanctis si riscatta parzialmente e salva tutto. Non può nulla però il portiere abruzzese sulla stupenda rovesciata di Mauri, che sul cross di Radu si coordina alla perfezione e manda in delirio l’Olimpico. Questa volta la reazione del Napoli non c’è, ed anzi poco dopo arriva pure la terza rete, di Ledesma su rigore; clamoroso il modo in cui viene regalato il penalty a Rocchi, con un doppio pasticcio in collaborazione tra Inler e Britos. Rischia pure di tracimare la squadra capitolina nel finale, sfruttando lo stato confusionale del team di Mazzarri che non si ritrova più, e per il quale la sconfitta pesa ben oltre il -6 dai biancocelesti in classifica: l’involuzione di gioco è preoccupante, e tra quattro giorni con l’Atalanta l’emergenza continuerà, viste le squalifiche di Britos e Cannavaro, ammoniti questa sera.
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