Intervenuto sulle frequenze di ‘Radiosport24’, l’ex centrocampista azzurro si è espresso sulla prossima finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus, non mancando di ricordare anche la finale, purtroppo amara, raggiunta dal suo Napoli contro il Vicenza: “Per quanto riguarda la Coppa Italia, ricordo che raggiungemmo la finale con il Vicenza ma io purtroppo non potei disputare nè la gara d’andata nè il ritorno a causa di un infortunio subito qualche settimana prima in campionato, per me fu motivo di grande rammarico. Per la gara del 20 maggio all’Olimpico, credo che sarà una partita affascinante vista l’importanza della vittoria anche in chiave Europa. Sarà una match tirato fino alla fine con le due squadre che daranno tutto sul campo da gioco”.
L’ex partenopeo si è soffermato poi sulla crescita esponenziale di Maggio, considerato da molti addetti ai lavori il quarto ‘tenore’, fondamentale tanto quanto i tre del reparto avanzato, per centrare a fine campionato il terzo posto valevole per i preliminari di Champions League: “Credo che la sua importanza si sia veramente capita nella sfida contro il Chelsea, credo che con Maggio in campo sarebbe stata un’altra partita. Merita di essere giunto a questi livelli e credo che rimarrà un giocatore importante ancora per molti anni. Per il terzo posto non escluderei del tutto la Roma, con 44 punti può dire ancora la sua. Per la Champions vedo una corsa a quattro squadre con Napoli,Udinese,Lazio e Roma. Il Napoli forse avrebbe meritato la vittoria nella sfida con l’Udinese per il secondo tempo disputato. Con una vittoria avrebbe avuto la strada facilitata ma comunque sono ancora tutte lì”.
In chiusura, ha dedicato un pensiero al Piacenza calcio, sua ex squadra, il cui fallimento lascia un vuoto nel calcio italiano: “Dispiace molto per la società e per i tifosi. Mi rincresce dire che negli ultimi 10 anni è stata, secondo me, sbagliata la programmazione anche a livello di risorse umane e nel calcio di oggi errori del genere non vengono perdonati”.
VM
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