di Salvatore De Curtis
Al Chelsea serviva l’impresa, ed impresa è stata. Il Napoli ha steccato l’appuntamento più importante della stagione, in particolare i tre tenori, che lì davanti sembravano i tre coristi del coro parrocchiale. Un match che lascia l’amaro in bocca, soprattutto se si pensa al vantaggio acquisito con il 3-1 dell’andata. La prima mezz’ora è del tutto equilibrata, con occasioni da una parte e dall’altra. La prima svolta avviene al 28′, quando un eterno e rinato Drogba porta in vantaggio la squadra londinese. Da lì in poi dominio blues, con qualche raro sprazzo azzurro. Ripresa ancora di marca Chelsea, con capitan John Terry che manda la propria squadra sul doppio vantaggio, una rete che inizia a far gustare il profumo d’impresa alla squadra di Di Matteo. Ma a riaprire i giochi ci pensa Inler, che con un potente tiro di controbalzo dal limite dell’area porta il risultato sul 2 a 1, mischiando così le carte in campo. Continuano ad emergere i vecchi fantasmi della difesa, tant’è che Dossena procura un calcio di rigore che Lampard trasforma di potenza, nonostante De Sanctis abbia intuito la direzione. Al Napoli basterebbe segnare un altro gol per staccare il pass per i quarti, ma i 3 lì davanti si ritrovano tutti in serata no e l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi, lasciando ai supplementari il giudizio finale. Più che un giudizio finale, diventa un castigo, perchè ancora una dormita difensiva, prima su Ramires, poi su Ivanovic, permette al team di Abramovich di riuscire in un’impresa che alla vigilia sembrava alquanto impossibile. Inutile l’assalto finale azzurro, poi l’arbitro, reo di qualche scelta molto discutibile, decide che la partita può terminare così, con un 4-1 che manda i ‘Blues’ ai quarti e il Napoli a casa. Resta l’amaro in bocca per aver steccato nell’appuntamento più importante della stagione, con una difesa che continua a non far dormire sogni tranquilli ai suoi tifosi. La differenza stasera l’ha fatta l’esperienza, coi senatori del Chelsea rivitalizzati dal cambio di allenatore, non a caso i migliori in campo sono stati proprio i vari Drogba e Terry. Il Napoli esce dalla coppa dalle orecchie grandi a testa alta, anche se qualcosa in più poteva e andava fatto
CHELSEA-NAPOLI 4-1
Chelsea (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, David Luiz, Terry (8′ pts Bosingwa), A. Cole; Essien, Lampard; Sturridge (18′ st Torres), Mata (5′ pts Malouda), Ramires; Drogba. A disp.: Turnbull, Cahill, Mikel, Kalou. All.: Di Matteo
Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica (5′ sts Vargas); Maggio (36′ st Dossena), Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik (1′ sts Pandev); Lavezzi, Cavani. A disp.: Rosati, Britos, Fernandez, Dzemaili. All.: Mazzarri.
Arbitro: Brych (Germania)
Marcatori: 28′ Drogba, 2′ st Terry, 30′ st rigore di Lampard, 15′ pts Ivanovic (C), 10′ st Inler (N)
Ammoniti: Lampard, A. Cole (C), Cannavaro, Dossena, Inler, Campagnaro (N)
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