di Nicola Lo Conte
Gioco, partita, incontro. Il Napoli si regala una partita di stampo tennistico ed ubriaca il Cagliari con sei reti. E pensare che Cavani non ha partecipato al tabellino, giocando solo gli ultimi trenta minuti, quando il risultato era già bello che deciso. A indirizzare gli azzurri verso la quinta vittoria consecutiva in campionato (a proposito, per chi crede nella cabala: non capitava dalla stagione 1989-90…) ci avevano già pensato i suoi compagni, e più di tutti, Hamsik e Lavezzi, liberi di sconquassare la malcapitata difesa sarda. Che dopo mezz’ora aveva incassato già tre reti, e altre tre ne avrebbe poi subite. Se qualcuno temeva che la testa di tutti fosse già al Chelsea, e che l’impegno potesse essere magari non snobbato ma sottovalutato, miglior risposta non poteva esserci: la squadra di Mazzarri ha aggredito il match sin da subito, con la determinazione di chi non molla niente ed è fermamente deciso a perseguire tutti gli obiettivi, dunque anche quello del terzo posto in campionato. Che da stasera forse è un po’ più vicino: in attesa degli altri match, Udinese scavalcata e Lazio a -2. Reja e Guidolin faranno bene ad essere preoccupati.
Vincere aiuta a vincere, e dunque, un successo di questo tipo è senza dubbio un ottimo viatico in vista della trasferta di Londra che può valere i quarti di finale di Champion’s League. Ci sono tutti i presupposti per far bene, gli uomini chiave sono al massimo della forma. Un nome su tutti: Ezequiel Lavezzi, sempre più leader, sempre più devastante, come uomo squadra ma anche come finalizzatore (solo stasera, un assist, un autogol causato, un rigore procurato, e poi trasformato). Sesto gol nelle ultime cinque gare, mai aveva segnato con questa frequenza nella sua avventura in maglia azzurra. Attenzione, però: il Chelsea resta avversario pericoloso, e il vantaggio di due gol, per quanto importante, non può lasciare tranquilli più di tanto. E’ fondamentale mantenere la tensione sempre alta, come hanno dimostrato sia la rocambolesca gara del Milan in casa dell’Arsenal, sia le tre reti praticamente regalate al cagliaritano Larrivey. A certi livelli non ci si può distrarre mai: è la lezione di cui i giocatori del Napoli dovranno fare tesoro.
NAPOLI-CAGLIARI 6-3
Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Gargano (74′ Vargas), Inler, Dossena; Hamsik (63′ Maggio), Lavezzi (59′ Cavani); Pandev. All.: Mazzarri.
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano (46′ Perico), Canini, Astori, Agostini; Dessena (66′ Gozzi), Conti, Nainggolan (31′ Thiago Ribeiro); Ekdal; Larrivey, Ibarbo. All.: Ballardini.
Arbitro: C. Brighi di Cesena.
Marcatori: 10′ Hamsik (N), 19′ Cannavaro (N), 30′ aut. Astori (N), 38′, 77′, 90′ Larrivey (C), 56′ rig. Lavezzi (N), 70′ Gargano (N), 85′ Maggio (N).
Ammoniti: 43′ Pisano (C), 45′ Dessena (C), 52′ Canini (C).
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