“Signor Presidente, agisca per il bene dei tifosi”: il comunicato dei Club Napoli contro il caos biglietti

 

 

di Nicola Lo Conte

 

La febbre per Chelsea-Napoli è già alle stelle. Prova ne sia che i 2700 biglietti messi a disposizione dal club londinese per la tifoseria napoletana sono stati letteralmente polverizzati nel giro di poco più di un’ora nella mattinata di ieri. Si conferma dunque la grande passione del popolo azzurro, sempre pronto ad accorrere in massa per sostenere i propri beniamini in ogni dove. Ma si conferma anche, purtroppo, la triste consuetudine della ressa infernale che si scatena non appena parte la corsa al biglietto, dalla quale non tutti riescono ad uscire vincitori, e anzi alcuni fanno ricorso alla prevaricazione e alla violenza per accaparrarsi i preziosi tagliandi a discapito di chi si mette ordinatamente in fila ed aspetta il proprio turno.

 

E’ questo uno degli aspetti che da sempre si rimprovera particolarmente alla società,  la quale mostra in merito ancora una certa disorganizzazione. Ed anche il varo della vendita online sul circuito Listicket, lungi dal lenire il problema, ha assunto i crismi della beffa, dato che il sito Lottomatica è andato in panne quasi subito per la miriade di accessi. Facendo dunque cadere la famosa esternazione di qualche settimana fa del presidente De Laurentiis, secondo cui il calcio era l’unica cosa che funzionava a Napoli.

 

Sul punto è intervenuto un comunicato del Coordinamento Nazionale dei Napoli Club, il quale, per voce di Pietro Mitrione, presidente del Napoli Club “Cuore Azzurro” di Cambiano (in provincia di Torino), ha indirizzato una lettera aperta al presidente per sollecitarlo a risolvere l’annosa questione. Nella missiva si sottolinea come “fra il salto di qualità tecnico della squadra e l’organizzazione della Società (specie nella vendita dei biglietti per lo stadio, ed in particolare per la Champions League) continua ad esistere un abisso fatto di sue parole roboanti pirotecniche e prive di contenuti reali“, definendo “una vergogna” quanto accaduto all’esterno dei botteghini dello stadio San Paolo, ed “una presa per i fondelli” la vendita online che, di fatto, non è avvenuta. “Quando diventeremo, noi tifosi napoletani, dei tifosi normali? Quando inizierete a trattarci con dignità e rispetto?“, le domande che pone al presidente il signor Mitrione,  invitandolo a mettersi nei panni degli appassionati (“se Lei lo facesse non direbbe assolutamente che a Napoli il calcio funziona e che anzi è l’unica cosa che funziona“) il cui unico desiderio sarebbe “poter comprare un sogno, il sogno di partecipare, come tutti i tifosi normali, ad un evento storico per la propria squadra“, suggerendogli inoltre di seguire la strada, già battuta da alcuni club del Nord Italia, della vendita dei tagliandi nei circuiti bancari.

 

L’accorata lettera di Mitrione incarna senza dubbio l’auspicio di molti tifosi del Napoli, spesso e volentieri costretti dalle circostanze appena descritte a desistere dall’intenzione di recarsi ad acquistare un biglietto, per quelli che alla fine della fiera restano comunque dei semplici eventi sportivi. Dovrebbe essere una delle cose più semplici del mondo, purtroppo non lo è ancora.

 

 

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