Mazzarri: “Non sottovalutiamo il Genoa, Inler va sostenuto. La squalifica? L’arbitro ha frainteso…”

 

di Salvatore De Curtis

Nella solita conferenza stampa pre-partita, Mazzarri parla di tutto e di più. La prima domanda riguarda la pesante squalifica di 2 giornate inflittagli dall’Uefa per l’episodio con Nilmar nella gara Villareal-Napoli: “Non credevo di ricevere una squalifica così pesante. L’arbitro ha frainteso la dinamica dell’episodio, ho agito in quel modo per non far perdere ai giocatori in campo, volevo recuperare il pallone e Nilmar me l’ha scansato col piede. Sicuramente faremo ricorso, ci sono le immagini che testimoniamo la mia tesi“.

LA GARA DI DOMANI – Nonostante il 6-1 dell’andata, il tecnico non si fida del Genoa: “Quello di Marassi è uno dei campi più difficili, una trasferta ostica. Il Genoa è una squadra molto forte che si è molto rinforzata nel mercato invernale. Il risultato dell’andata è figlio della condizione di quel periodo, ma ciò non influenzerà la gara di domani, mi aspetto una prestazione importante da parte del Genoa“. Mazzarri si aspetta ferocia e velocità dalla sua squadra nel match di domani: “Dovremo essere feroci nella fase passiva e velocissimi in quella attiva. Questo tipo di gioco è il nostro marchio di fabbrica, ma spesso capita che non riusciamo a fare male con le ripartenze. Questa squadra sa far male non solo di rimessa, quando subiamo il gioco avversario, ma anche imponendo il proprio gioco e quindi attaccando”. Sulla formazione che schiererà non dà nessuna anticipazione: “Purtroppo si giocano tante partite in poco tempo e quindi devo far ruotare i giocatori, non ho una settimana tipo.”

GRANDE CON LE GRANDI, PICCOLI CON LE PICCOLEMazzarri analizza un aspetto che è venuto alla luce durante la stagione: “Con le big dobbiamo per forza dare il massimo, altrimenti verremmo surclassati dall’avversario. In altre partite può capitare di non avere la stessa concentrazione, anche perchè giocando ogni 3 giorni, spesso non si riesce a recuperare.” Il tecnico si sofferma sulla mentalità della sua squadra: “A prescindere dalla competizione in cui giochiamo, io cerco sempre di trasmettere tutto quello che ho ai miei calciatori, poi non so quello che può succedere nella mente dei miei ragazzi. Una cosa è sicura, ovvero che i ragazzi ci provano sempre fino all’ultimo minuto”.

IL CASO INLER – Nonostante le prestazioni non molto positive dello svizzero, Mazzarri lo difende: “Su Inler posso solo dire che deve essere sostenuto, così come gli altri calciatori. Il mio gesto dell’abbraccio è stato un segnale non solo per Gokhan, per gratificarlo, ma anche per i tifosi, che devono capire che i giocatori devono sempre essere sostenuti, anche se sbagliano tre passaggi di fila. A fine gara si può contestare, è giusto, ma no durante la partita, altrimenti si rischia di perdere elementi importanti come stava accadendo l’anno scorso con Gargano“.

 

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