Inizia a chiarirsi la vicenda-calcioscommesse che aveva coinvolto l’ex portiere del Napoli Matteo Gianello, almeno nelle deposizioni dei soggetti coinvolti. Michele Cossato ha ammesso di essere uno scommettitore, ma ha escluso di essere intervenuto per truccare partite. E solo dopo una precisa contestazione del pm Antonio Ardituro, l’ex calciatore del Chievo ha riconosciuto, come riporta ‘Repubblica’ – di aver contattato l’ex terzo portiere del Napoli Matteo Gianello. Cossato ha precisato però che le telefonate intercettate erano finalizzate ad acquisire notizie per le scommesse, ma non a pilotare le partite. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere altri due indagati: Federico Cossato (fratello di Michele) e Silvio Giusti.
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