Roberto Zanzi, direttore generale del Bologna, è intervenuto a Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma . “Mi auguro che il 2012 sia l’anno del consolidamento del Bologna in serie A. Il nostro obiettivo è cercare di mantenere la permanenza nel massimo campionato nonostante abbiamo avuto un inizio di campionato abbastanza difficile. Con Pioli il percorso è diverso: stiamo crescendo pian piano pur avendo incontrato qualche sconfitta però la strada tracciata pensiamo sia quella giusta e confidiamo, anche con grandi sforzi e sacrifici, di centrare l’obiettivo. Il mercato? Stiamo lavorando sullo sfoltimento della rosa. Vogliamo far giocare quei ragazzi che hanno avuto meno spazio in questa prima fase della stagione perché siamo in molti. Vogliamo quindi prima di tutto sfoltire la rosa. Cerchiamo invece un difensore centro-sinistra ed un esterno sinistro. Mascara al Bologna? In attacco abbiamo Ramirez, Diamanti, Gimenez, Di Vaio e Acquafresca, in questo momento quindi il reparto offensivo è completo. Se il Napoli mi chiedesse Mudingayi? Gaby è un giocatore che noi riteniamo importante e strategico per il nostro club. Abbiamo già rifiutato cordialmente un’offerta seria prima delle festività natalizie per questo calciatore. Credo che ci troveremo sulla stessa linea se venisse un altro club a chiedercelo perché lo riteniamo un calciatore importante. Se poi, da qui alla fine del mercato ci si trovasse di fronte ad un’offerta concreta che però non penalizzi il club, si valuterà però per adesso questa situazione non si è verificata. Il club che ha avanzato una richiesta per Mudingayi non è il Napoli. Non so se il Napoli in passato sia stato interessato al calciatore ma posso dire che dal 26 luglio, da quando opero io nella gestione Bologna, con i dirigenti del Napoli non si è mai affrontato l’argomento Mudingayi. Credo che in questo momento, in cui il Paese si trova in una crisi profonda, la stessa cosa si riflette sul nostro ambiente. Non bisogna confondere determinati top club che possono permettersi determinate operazioni con il sistema generale che è sofferente. Le scommesse clandestine? Credo che generi a tutti grande amarezze. Scoprire che si perda tempo parlando e proponendo analisi su situazioni truccate lascia inevitabilmente tanta amarezza. Credo che bisognerà aspettare l’esito delle indagini che saranno lunghe per cercare poi di ripartire con principi e valori sani, solidi e forti perché l’ambiente ha bisogno di serenità. Credo che a parte le sentenze dei tribunali, ce ne sia poi un’altra più importante espressa dai tifosi, dalla gente e da chi opera in maniera pulita in questo ambito perché c’è un senso di tradimento molto forte e difficile da colmare”.
F.P.