Mazzarri: “Voci di dimissioni non vere, l’assenza del Pocho pesera’”

 

 

Napoli-Genoa è alle porte e Walter Mazzarri ha fretta di recuperare il terreno perduto. Al tecnico non è andata giù la sconfitta interna contro la Roma e neanche le critiche piovutegli addosso al termine della gara. In conferenza stampa il tecnico rende noto il suo disappunto: “La partita con la Roma mi brucia, io non so perdere, è il nostro spirito. I ragazzi hanno comunque dato quanto potevano, ma ci è andato male tutto. Mi garba avere la speranza di una rivincita immediata, e a tal proposito vorrei esortare il nostro pubblico eccezionale: è un momento in cui non ci gira bene nulla, ma con l’aiuto dei tifosi lo supereremo”. Contro il Genoa mancherà il Pocho: “L’assenza di Lavezzi è importante, ma confido di trovare il sostituto più idoneo. Abbiamo diverse soluzioni, vedremo la più giusta: ad ora non voglio dire di più proprio perché devo ancora decidere. Pandev? Anche lui ha avuto qualche problemino, non si è allenato con continuità, quindi è un po’ condizionato. Peccato, perché aveva appena trovato la migliore condizione”.
DIMISSIONI FASULLE – Mazzarri poi tuona sulle diceria che parlano di presunte dimissioni da lui presentate al termine del match contro il Villarreal: “Non è la prima volta in due anni che ad ogni sconfitta si sentono voci non vere, che cercano di destabilizzare un ambiente compatto. Faccio un esempio su tutti: prima della partita col Villarreal s’è detto che sarei stato contattato dagli spagnoli. E’ un’assurdità. Fa riflettere, è un dato di fatto. Ai miei giocatori danno fastidio queste voci false, e abbiamo perso dei punti in classifica. Sappiamo tutti che quando è scritto che una partita debba essere persa, si perde. A un certo punto le spiegazioni non servono più. Perché sbagliamo tante palle gol? A volte c’è l’abilità dei campioni avversari, altre il fato”.

FORMAZIONE – Dubbi di formazione pochi per il mister: “Vorrei far giocare il più possibile quelli che hanno giocato con la Roma: giocoforza dovrò sostituire Lavezzi. Contro la Romaeravamo favoriti, e nella nostra testa è scattato un meccanismo che ci ha fatto tralasciare l’attenzione necessaria in fase difensiva: se non lavoriamo in maniera adrenalinica, a livello difensivo globale, prendiamo gol. Su questo bisogna lavorare, e i ragazzi sono d’accordo. Errori arbitrali? Ho tracciato una linea di non voler parlare degli arbitri. Quando parlo di momenti in cui gira tutto storto, partendo sempre dal presupposto di buona fede del direttore di gara come giusto che sia, le decisioni arbitrali sono sotto gli occhi di tutti. A fine anno faremo la conta, ma in questo momento anche questo fattore non ci gira bene. Cavani? Ha un tipo di gioco in cui è il nostro finalizzatore, dà sempre una mano alla squadra, e non vedo un problema con lui. Si arrabbia in campo perché lo voglio anch’io, non ci sta mai a ottenere cattivi risultati, a me piace molto questo suo carattere, stimolante anche per i compagni. Non si arrende mai. L’ho già detto che non siamo ancora una grande squadra: ogni tanto dobbiamo prendere una batosta che ci faccia da lezione per ripartire in un certo modo. Ogni volta che abbiamo preso una lezione, meritata o meno, siamo ripartiti con grande concentrazione. Ultimamente ci eravamo abituati bene grazie alla Champions e avevamo un po’ mollato”.

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