ROMA – O bianco o nero, come direbbe Maradona. Ma stavolta è stato Claudio Gentile, 58 anni, a non usare sfumature quando il prestigioso quotidiano spagnolo El Pais gli ha chiesto di raccontare dei suoi duelli con il Pibe al Mondiale spagnolo del 1982. In un’intervista pubblicata oggi e ripresa anche in Argentina con notevole eco, l’ex difensore azzurro è entrato duro, come faceva in campo: «Maradona non sa perdere. E’ sleale, e se perde dà la colpa agli altri. Ci siamo affrontati tre volte: soffriva la marcatura a uomo, i compagni cominciavano a non dargli più la palla e lui si innervosiva. Se riusciva a girarsi, o lo fermavi fallosamente o se ne andava. Per questo bisognava anticiparlo. E’ una persona con cui non ho mai avuto rapporti e non intendo averli».
L’arbitro di Italia-Argentina le fischiò sei falli, tutti contro Maradona, gli ricordano. «Sì. E Diego ha continuato a dire che lo avevo picchiato. Ho visto tante volte quel match, sono stati molto più duri Gallego, Passarella e gli altri con i nostri attaccanti». E Messi come lo marcherebbe? «Allo stesso modo. A uomo. Ma ormai nessuno sa più marcare così: la nostra scuola è finita». Il Times l’ha messa all’ottavo posto di sempre tra i difensori più duri. «Ammiro gli inglesi perché hanno inventato il calcio. Ma di calcio non capiscono granché. Io non ho mai fatto male a nessuno e sono stato espulso una volta sola».
A.P.
FONTE: Il Corriere dello Sport
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