VIDEO – Napoli, tentazione Derdiyok

Di Francesco Pugliese

Lo scorso anno sembrava destinato ad approdare in Italia. A Contenderselo furono Napoli e Lazio, ma alla fine Eren Derdiyok scelse di vestire la casacca del Bayer Leverkusen. Oggi però sembra tornato in auge un suo possibile approdo all’ombra del Vesuvio. Scopriamo la storia e le caratteristiche di questo giovane gioiello.

LA CARRIERA

Nato in Svizzera il 12 giugno 1988 da padre turco e madre elvetica, il ragazzone tutto muscoli e tecnica debutta nei BSC Old Boys, club di prima categoria elvetica. Subito fa capire di che pasta è fatto. Alla prima stagione mette a segno 10 gol in 18 partite. Ma è un match a segnare la sua carriera: l’incontro di Coppa contro il Basilea, perso 6-1, in cui Derdiyok segna proprio il gol della bandiera. Il tecnico del Basilea, Christian Gross, rimane impressionato dal giovane talento e lo richiede alla dirigenza del suo club. Gli esordi con il Basilea, però, non sono dei migliori. Eren non riesce a ritagliarsi il giusto spazio e spesso è costretto alla tribuna. Poi la fortuna gli sorride. Gli infortuni dei titolari danno a Derdijok la chance della prima squadra a Basilea. Non segna tanti gol (4 gol in 12 presenze) ma quanto carattere. Kobi Khun, selezionatore della nazionale maggiore,se ne innamora tatticamente. Grazie alle defezioni di Frei e Streller, il piccolo pantzer ha la possibilità della vita: debuttare a Wembley contro l’Inghilterra. Bastano solo 12 minuti al giovane esordiente per fare gol, con un sinistro dall’interno dell’area che beffa sia John Terry che James. E’ la svolta. La stampa britannica celebra il talento emergente svizzero.Ad Euro 2008 fa parte della selezione elvetica, risultando il più giovane in assoluto. Il 28 maggio 2009, dopo essere stato seguito dall’attento Pierpaolo Marino per il Napoli, passa al Bayer Leverkusen per 5 milioni di euro, con un contratto quadriennale, con durata fino al 30 giugno 2013. I grandi margini di miglioramento e le caratteristiche che lo assimilano a bomber come Amauri o Mario Gomez renderebbero l’operazione fattibile intorno ai 10mln di euro

PUNTI FORTI
Eren è alto 1,90m ed ha un peso forma di circa 78kg. Insomma, la struttura è quella del centravanti classico, ma le grandi capacità tecnico-tattiche e la duttilità ne offrono un’ attaccante completo. Può giocare prima punta, ma all’occorrenza non disdegna un  4-4-2 come seconda punta d’appoggio svariando sugli esterni( vedi Bayer Leverkusen). Dotato di un notevole colpo di testa, ha però nel tiro dalla distanza la caratteristica migliore. Riesce a piazzare il pallone con buona precisione e potenza anche in situazioni difficili o di equilibrio precario ed ha una notevole velocità di esecuzione per essere un “panzer”, inoltre ama partire da lontano e dare una mano in fase difensiva, cosa che tanto piace al tecnico del Napoli Mazzarri. Doti che ne fanno sempre più l’attaccante del futuro. Come pochi associa buona tecnica e progressione da gazzella ad un ottimo fiuto per il gol. Le lezioni del ‘maestro’ Thun sono servite (fu proprio il tecnico della Svizzera a chiedergli di usare il fisico per sfruttare la grande tecnica) e dopo aver limato questo piccolo limite, ora per le difese son dolori.

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Ecco un video di calciomercato.it che riassume bene le skill dell’attaccante:

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