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Mazzarri: “Giocare ogni due giorni è difficile, Inler non so se ci sarà”

 

Walter Mazzarri fa il punto della situazione. Nel corso della solita conferenza stampa pre -gara analizza il prossimo avversario e commenta gli ultimi avvenimenti in casa Napoli.

La Juventus è in un grande momento, come il Manchester prima della Champions. Il Napoli ha la forza per affrontarla e cercare di accorciare un pò le distanze?

La nostra squadra è composta da ragazzi orgogliosi. Nel calcio non c’è mai nulla di scontato, soprattutto in Italia. Tutti fanno la partita della vita contro di noi, l’abbiamo visto a Bergamo. Sono sicuro che la Juve ci rispetta, è prima meritatamente, ma non è casuale che loro abbiano avuto una continuità di risultati impressionante. Un pò come successe quando io presi il Napoli. Giocare ogni due giorni è difficile, ricaricarsi dopo una partita come quella di Bergamo è dura. Siamo tornati alle due a Napoli e ieri mattina eravamo in campo per l’allenamento, un allenatore che vuole correggere gli errori e migliorare le cose non ha materialmente il tempo per farlo. Questo vuol dire perdere punti. Ho sentito Conte, sapete quanto lo stimo. Anche lui è preoccupato per questa partita perchè ha poco tempo per prepararla. Anche il Bayern ieri ha perso contro una squadra molto meno forte, lo stesso Manchester ha pareggiato, il Barcellona addirittura ha perso. Milan e Inter? Nel loro girone alcune partite sono state poco più che amichevoli, quella tra Barcellona e Milan non ha comportato un dispendio eccessivo di energie perchè era solo per la gloria”

 

E’ una finale domani sera?

Ne mancano tante. Abbiamo visto squadre che hanno fatto un filotto di quattro-cinque vittorie. Non è decisiva, ma voi sapete bene che per noi ogni partita è una finale. Noi abbiamo qualche difficoltà ancora ad andare in rete. Questo ci porta ad affrontare sempre le partite in un certo modo

Come giudichi il momento di Hamsik?

“Marek è un centrocampista. Non ha l’imperativo di far gol, ma di fare entrambe le fasi di gioco. A volte ha la consegna di prendere un uomo, e io lo valuto per le sue prestazioni in generale. Sono contento di come ha giocato a Bergamo, col Manchester ha fatto una partita stratosferica”

 

Due disattenzioni nelle ultime due gare hanno causato i gol di Balotelli e Denis. Ne parlerai ai ragazzi?

“E’ proprio nella difesa che a volte si sente più il peso dei tanti incontri. Basta essere un pò meno lucidi e accadono pasticci come quello di Bergamo. Il discorso è sempre lo stesso, se giocassimo una volta alla settimana non vedremmo questi errori. Probabilmente contro certe squadre si riesce ad attingere incosciamente a delle energie mentali che magari contro altre squadre non si riesce ad avere. E’ chiaro che poi alla quarta, quinta partita consecutiva un errore lo si faccia”

Dzemaili bene, ma è Gargano l’ago della bilancia?

“Innanzitutto devo dire che non so ancora se riusciamo a recuperare Inler. E questa sarebbe una grave perdita per noi in una partita come quella di domani sera. Per Dzemaili ho già detto che spero che il pubblico gli stia vicino. Sta pagando un pò questa pressione come successe con Gargano l’anno scorso. Per questo chiedo ai tifosi di essergli vicino, altrimenti è difficile far crescere i giocatori nuovi che arrivano qui. Gargano è stato sempre importante, in qualche momento se non è al top può pagare qualcosa”

 

Per la città di Napoli la partita con la Juve è sempre stata speciale. Voi come la interpretate?

“Io spero che questa pressione sia convogliata nella maniera giusta dai ragazzi. E’ sempre una partita di calcio che deve essere interpretata al meglio. Non dobbiamo pensare che sia la partita della vita come succedeva anni fa, ora siamo in Champions. Se ragioniamo così restringiamo troppo il discorso”

La squadra costruisce tanto ma finalizza poco. Come può intervenire un allenatore?

“Ci sono squadre che nascono con determinate caratteristiche. Noi dobbiamo passare attraverso il gioco. Ci sono squadre che arrivano sotto porta con una serenità maggiore, costruita sulle vittorie del passato. Noi stiamo crescendo, vertiginosamente, ma stiamo crescendo ancora. Prima sbagliavamo l’approccio alle gare, affrontavamo Milan, Inter e le grandi squadre entrando in campo impauriti. Oggi non accade più, in base all’esperienza che abbiamo. Ora dobbiamo capire che sotto rete serve una maggiore calma”

Pirlo sarà preso in consegna da Hamsik o Cavani o da un centrocampista?

“Innanzitutto devo capire se gioca Inler. Ma entrambe le soluzioni sono plausibili. La Juve ha un ritmo forsennato, un pò ci hanno copiato. Allenandosi una volta a settimana arriva alla domenica con la macchina messa a punto. Non dobbiamo commettere leggerezze, perdere palloni: loro sono letali quando recuperano palla e ripartono”

Mancherà Marchisio. Si aspetta che Conte inserisca Pazienza o Giaccherini?

“Sono curioso. Da questo punto di vista credo che nemmeno Conte possa saperlo ora. La Juve cercherà di imporre il proprio gioco, e noi quando stiamo bene impediamo agli avversari di far girare palla. Dipende tanto da come poi si svilupperà la partita. Non si possono fare previsioni. Manca Marchisio? Se noi non abbiamo Inler si compensano le cose. Ma Conte ha tanti giocatori in rosa che gli consentono anche di cambiare modulo”

Chi giocherà sulla sinistra?

“Zuniga ha preso una botta, Dossena ne ha giocate tre consecutive. E’ un dubbio che ho, deciderò domani”

E’ passato il “mal di pancia” a Pandev?

Sono cose che succedono. Anzi, vi dirò di più: se non accadessero dovrei pensare che non se ne fregano più di tanto”

Come commenti l’ammenda che hai ricevuto a Bergamo?

“E’ un equivoco incredibile. Ho esultato alzando il pugno, come faccio sempre. Ma mai mi sarei sognato di offendere qualcuno facendo il gesto dell’ombrello. Dalla tribuna mi è arrivato di tutti, ne è testimone Giannoccaro, il quarto uomo che mi ha marcato molto stretto. Non avevo proprio intenzione di fare qualcosa di offensivo”

F.P.

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